Polemiche per il pareggio dei bianconeri

Il primo tentativo del match, esattamente al 7’, da sottolineare con l’evidenziatore è sicuramente la conclusione centrale di Malinovskyi bloccata centralmente da Szczesny. Al 14’, invece, ci prova Chiesa: Martinez devia in corner.

Mentre, dopo otto minuti, Vlahovic manda alto da ottima posizione un cross dalla destra sempre di uno scatenato Chiesa. La Juve pressa sicuramente più alto e al 26’ porta Badelj all’errore. Il croato, infatti, sbaglia il controllo del pallone, permettendo così a Chiesa di lanciare verso la porta genoana Vlahovic che, però, viene atterrato da Martinez.

A segnarlo è, ovviamente, il solito Gudmundsson, bravo a tirare al volo una sponda al bacio di Ekuban. Dopo qualche minuto, ovvero al 52′, la Juve protesta per un presunto tocco di mano di Bani. Il braccio del giocatore del Genoa è largo, ma sia Massa che il VAR fanno continuare.

La Juve di Allegri continua ad attaccare, ma non riesce a pungere fino all’89’ con Bremer che, su azione da calcio d’angolo, trova un grandissimo intervento di Martinez. Al 90’, invece, bisogna segnalare ancora delle polemiche per un cartellino giallo di Malinovskyi per un fallo durissimo su Yildiz. L’ex atalantino, di fatto, ha rischiato l’espulsione diretta.

Il Napoli alla vittoria: Osimhen protagonista

L’ultima vittoria del Napoli in casa in Serie A prima di oggi era datata 27 settembre, contro l’Udinese per 4-1. I partenopei oggi sono tornati a conquistare i tre punti al Maradona con il Cagliari, per 2-1. La partita, tra l’altro, era iniziata con mezz’ora di ritardo dopo i problemi avuti dalla struttura dello stadio.

L’occasione per il Cagliari più importante, invece, è arrivata in contropiede con Nandez fermato da un’ottima parata di Meret in uscita. Partita caratterizzata da tanta aggressività da parte dell’uruguaiano nei confronti di Kvaratskhelia e da un po’ di nervosismo generale, con qualche giallo estratto per delle scaramucce tra Pavoletti e Rrahmani.

A passare il vantaggio è il Napoli con Osimhen, con un colpo di testa su assist di Mario Rui al 69′, con Scuffet anche bravo inizialmente a deviare il pallone. Ma nemmeno il tempo di esultare e subito il Cagliari ha trovato il gol del vantaggio con il solito di Pavoletti, grazie a una grande giocata di Zito Luvumbo entrato molto bene nella ripresa.

Non si è disunito il Napoli e soprattutto Osimhen, autore di una splendida giocata in area di rigore che ha mandato nel panico la difesa del Cagliari e servito Kvaratskhelia. L’attaccante georgiano ha scaricato tutta la sua ansia con un violento tiro che dopo aver colpito il palo interno è entrato dentro.

L’infortunio di Dybala

L’infortunio di Dybala potrebbe essere meno grave del previsto e potrebbe stoppare l’attaccante argentino solamente per pochi giorni. Difficilmente l’ex Juventus sarà a disposizione per la sfida di Europa League di giovedì, ma non è escluso un suo recupero lampo per il match della 16^ giornata contro il Bologna.

La sensazione è che Dybala abbia abbandonato il campo per precauzione dopo aver accusato un leggero fastidio al flessore sinistro. Lo staff medico valuterà il da farsi nel corso dei prossimi giorni, ma trapela un piccolo barlume di speranza. Nessun rischio e nessuna corsa contro il tempo. La Joya tornerà in campo solamente se recuperato al 100%.

L’attacco della Roma, quindi, graverà totalmente sulle spalle di Belotti, il quale partirà dal primo minuto nella prossima sfida della 16^ giornata. Bisognerà capire se Dybala riuscirà a recuperare, in caso contrario pronto El Shaarawy dal primo minuto. Da valutare anche il recupero di Smalling, ancora fermo ai box: Mourinho spera di poterlo recuperare per il match contro il Bologna.

Il futuro di Chiellini

Chiellini ha vissuto due stagioni intense in MLS, vivendo quasi una seconda giovinezza in una bellissima città come Los Angeles. Il suo contratto con i LAFC scadrà il prossimo 31 dicembre ed è arrivato un annuncio che spiazza un po’ tutti i suoi sostenitori. Già, perché il difensore centrale italiano sta pensando di ritirarsi.

Era una notizia nell’aria già da un po’, anche se fa sempre strano quando ad annunciarlo è il diretto protagonista. Certo, se Chiellini volesse potrebbe tranquillamente continuare con i Los Angeles FC, però dovrà valutare in modo attento le esigenze del suo fisico e della sua mente. Anche perché il prossimo 14 agosto compirà quarant’anni.

Dopo la finale persa con i Columbus Crew, Giorgio Chiellini ha parlato in conferenza stampa: “Potrebbe essere stata la mia ultima partita, ora datemi un paio di giorni… per ora ero molto concentrato su quella partita. Adesso mi serve respirare un po’, godermi la famiglia ora che tornerò in Italia e poi prenderò una decisione definitiva. Ho l’opportunità di restare un anno per poi ritirarmi. Voglio pensarci molto bene”.

Insomma, per Chiellini c’è la possibilità di lasciare subito il calcio giocato, oppure giocare l’ultima stagione da protagonista con i Los Angeles FC. Di certo, la decisione che prenderà il difensore sarà quella definitiva. Infatti, si è detto pronto a dare la sua parola non tornando sui suoi passi dopo aver fatto la sua scelta.

Juventus: acquisti e rinnovi

I bianconeri pensano all’acquisto di un mediano di grande quantità capace di garantire ulteriore equilibrio al centrocampo bianconero. Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli si è defilato dalla corsa riguardante Pierre-Emile Hojbjerg (dichiarato incedibile dal Tottenham dopo l’infortunio rimediato da Rodrigo Bentancur), tornando a rifarsi avanti per Kouadio Koné del Borussia Mönchengladbach. Il colpo appare possibile ma per soddisfare le pretese economiche dei tedeschi rischia di rivelarsi necessaria una cessione: l’indiziato a partire, in tal senso, risponde al nome di Samuel Iling-Junior scivolato indietro nelle gerarchie in seguito all’exploit di Andrea Cambiaso e al ritorno ai consueti livelli qualitativi di Filip Kostic.

Sempre viva, poi, l’opzione Kalvin Phillips intenzionato a lasciare il Manchester City visto l’esiguo spazio ricevuto finora: 89 minuti in Premier League più altri 39 in Champions. L’ex Leeds ha fatto sapere di gradire il trasferimento a Torino ma resta da trovare l’accordo in merito al pagamento dello stipendio percepito (5 milioni netti): l’affare si farà soltanto se i Citizens decideranno di coprire una quota sostanziosa. In ribasso, invece, le quotazioni di Thomas Partey vicino al ritorno all’Atletico Madrid.

La Vecchia Signora, oltre a riflettere sugli acquisti da concretizzare ad inizio anno, a breve proverà a chiudere due trattative relative al rinnovo di due componenti dell’attuale gruppo. Il primo è Daniele Rugani, in scadenza il 30 giugno 2024 e rivelatosi fondamentale per Allegri negli ultimi mesi. Ottimo il rendimento offerto, che ha convinto Giuntoli a mettere sul piatto un biennale a cifre più basse rispetto a quelle attualmente percepite dall’ex Empoli.

Mourinho in silenzio stampa

La Roma, che di certo non aveva cominciato la stagione convincendo la platea sportiva all’unisono, ha recuperato terreno, grazie anche all’idillio finalmente scattato fra Paulo Dybala e Romelu Lukaku fino ad agguantare il quarto posto e raccogliere – in Serie A – quattro risultati utili consecutivi, che oggi regalano un relativo vantaggio sulle concorrenti. Arrivare a tale punto è costato a José Mourinho, per la prima volta probabilmente messo realmente in discussione sulla funzionalità delle sue scelte di campo. L’ambiente romano però non l’ha mai deluso, anzi gli è stato accanto anche nei momenti meno gioiosi.

Lo farà anche adesso che il tecnico lusitano è sotto inchiesta da parte della FIGC a causa di alcune dichiarazioni rivolte alla classe arbitrale, in occasione della presentazione del match poi vinto contro il Sassuolo. Un procedimento disciplinare deciderà per una multa fino a 50mila euro oppure opterà per una squalifica a causa di dichiarazioni considerate lesive dalla Federcalcio. I vertici della Roma hanno già espresso solidarietà nei riguardi del portoghese, ma non necessariamente sarà uno strumento adeguato per contenere le decisioni degli organi competenti.

José Mourinho ha atteso che il solito Dybala e Kristensen portassero i giallorossi alla vittoria di campionato e poi svelto e con lo sguardo furbo è intervenuto a ‘DAZN’, parlando portoghese con un apposito interprete preposto dal club. Sorpresa generale da parte dei giornalisti dell’emittente, già consapevoli del siparietto che sarebbe accaduto. Una sorta di auto-difesa, dinanzi all’inchiesta della Federcalcio: “Parlo portoghese perché pare che il mio italiano non sia sufficientemente forbito e forte per esprimere determinati concetti. Ho parlato di stabilità emotiva come di una qualità che nella vita è necessaria per poter rendere ai massimi livelli. Un concetto importante nello sport, ma evidentemente in italiano serve trovare una parola che esprima meglio l’idea”. Una stoccata senza riferimenti, che dà al pubblico la possibilità – ancora una volta – di partecipare davanti alle telecamere e di essere parte attiva di un procedimento altrimenti privato.

Calciomercato in casa bianconera

La sensazione è che i bianconeri proveranno a cogliere al volo alcune occasioni per cercare di puntellare la rosa in vista della seconda parte della stagione. Dopo le situazioni legate alle vicende Pogba e Fagioli, i bianconeri potrebbero affondare il colpo su un nuovo centrocampista. Un nuovo rinforzo capace di vestire alla perfezione il ruolo di mezz’ala destra e mezz’ala sinistra.

Occhio al possibile ritorno di Bernardeschi, anche se nelle ultime ore non sarebbero arrivate potenziali conferme sull’affondo bianconero. Tuttavia l’ex Fiorentina potrebbe vestire i panni di secondo rinforzo in mezzo al campo in vista del proseguimento del campionato. Giuntoli potrebbe affondare il colpo su Samardzic, Thuram o Fabian Ruiz, per poi completare la linea mediana anche con l’arrivo in prestito di Bernardeschi.

Come confermato da Giuntoli, la Juventus non stravolgerà la rosa a gennaio e difficilmente assisteremo a dei colpi ad effetto con affare faraonici. Tuttavia, qualora dovesse presentarsi l’occasione, la dirigenza bianconera potrebbe anticipare a gennaio un grande colpo già fissato per giugno. Il diretto sportivo bianconero ha rivelato: “Se capiteranno delle occasioni e opportunità ci faremo trovare pronti”.

Allegri lascerà la Juve

Pochissimi si aspettavano il suo ritorno, tanti lo vorrebbero vedere altrove il prima possibile: il rapporto tra Max Allegri e la Juventus, in questo secondo capitolo della loro storia, non sembra mai davvero decollato. Non bastano i risultati, senza dubbio incoraggianti, a far cambiare idea ai critici del tecnico livornese, che ieri sera ha comunque fermato sul pareggio l’Inter capolista, restando a -2 dalla vetta. Eppure, il suo futuro potrebbe essere già segnato.

Non c’è nulla di ufficiale, eppure secondo Ivan Zazzaroni, direttore del ‘Corriere dello Sport’, nella prossima stagione il toscano non sarà più sulla panchina bianconera. Intervenuto alla trasmissione ‘Pressing’, il giornalista è stato abbastanza esplicito, dicendo che è proprio l’allenatore a volersene andare via una volta finito il campionato. “Non ci sono le condizioni per rimanere” ha specificato Zazzaroni, aggiungendo che Allegri appartiene a una Juve troppo diversa da quella di oggi.

Sempre secondo il noto giornalista, la Juventus avrebbe già pronto il nuovo tecnico della prima squadra: Antonio Conte, vicino allora a un clamoroso ritorno in bianconero. Oggi è svincolato, e dopo l’azzeramento della dirigenza anche gli ostacoli di natura personale a un suo “come back” sono stati rimossi. Zazzaroni sembra sicurissimo che questo sarà il prossimo futuro del club torinese, anche se legittimamente qualche dubbio rimane.

Milan: Giroud e Pioli

Pioli rischia di perdere Giroud per le prossime due giornate di campionato. Certa l’assenza dell’attaccante francese in vista della prossima sfida di Serie A contro la Fiorentina. Bisognerà capire se l’ex Chelsea e Arsenal salterà anche il match del 14° turno di Serie A. Espulsione contro i giallorossi figlia del nervosismo finale e di alcuni battibecchi con la difesa del Lecce.

L’attaccante francese ha protestato in maniera veemente con l’arbitro, il quale non ha concesso sconti al diretto interessato. Come detto, cresce l’attesa per capire quale sarà il verdetto del Giudice Sportivo sul centravanti rossonera. Pioli, dal canto suo, è già pronto a valutare il piano B in vista della prossima sfida contro la Viola. Salvo clamorosi colpi di scena, il tecnico del Milan dovrà fare a meno anche di Leao, fermo ai box per infortunio.

In vista della sfida contro la Fiorentina, Pioli si affiderà a Okafor nel ruolo di esterno sinistro offensivo con Pulisic a destra e Jovic punta centrale. Salvo clamorosi colpi di scena, sarà questo l’assetto offensivo del Milan in vista del match contro la Fiorentina. Il tecnico rossonero sarà obbligato a valutare alcune scelte anche in difesa, dove Calabria potrebbe alzare bandiera bianca per infortunio.

Juve: Allegri deve accettare la lotta per lo scudetto

Gli allenatori sono i più grandi bugiardi del mondo. Un frase che suonerebbe giustamente offensiva se fosse detta da chiunque, a meno che non si tratti proprio di un allenatore, come è Claudio Ranieri. Così il veterano della panchina, oggi alla guida del Cagliari, ha commentato le continue reticenze di Max Allegri al voler considerare la Juventus una squadra da scudetto. La retorica del quarto posto va avanti da inizio stagione, se non addirittura dal suo ritorno a Torino, ma ormai inizia a stancare.

Sono i risultati a dirlo, per prima cosa. La Juve ha vinto le ultime cinque partite, espugnando anche campi non semplici come San Siro, contro il Milan, e il Franchi di Firenze, oltre ad aver sconfitto il Torino nel derby. I bianconeri non perdono da sette partite, ovvero dalla batosta subita a Reggio Emilia il 23 settembre. E in questo periodo solo una squadra è riuscita a resistere loro (l’Atalanta) e solo una è riuscita a infrangere la porta di Szczesny (il Cagliari).

È ovvio che una serie di buoni risultati, da soli, non bastano a definire il valore di una squadra, che va valutato su parametri più ampi. Ma se anche le vittorie di questi mesi non dovessero bastare, guardiamo anche alle spese per il monte ingaggi. La Juve ha la rosa nettamente più costosa della Serie A: circa 129 milioni di euro, a fronte dei “soli” 115 dei nerazzurri, secondi in questa particolare classifica. Allegri e i suoi hanno quindi il “dovere economico” di lottare per lo scudetto.

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