La Lazio si impone sull’Empoli

L’Empoli spaventa la Lazio ma la squadra di Baroni riesce a superare l’ostacolo. Il minuto di silenzio per Franco Chimenti, ex presidente della Lazio nell’86 e a capo della Federazione italiana golf: è stato lui a portare la Ryder Cup in Italia a Guidonia.

Il k.o. giunge nel finale di gara per una prodezza del neo entrato Pedro. Altra ottima prova degli uomini allenati da D’Aversa, che hanno giocato a viso aperto anche stavolta, mostrando una fase difensiva eccellente. Contro la Lazio regina di Coppe, D’Aversa sceglie il modulo 3-5-2 anziché il 3-4-2-1. Il tecnico ex Lecce opta per Solbakken in coppia con Esposito; Colombo va in panchina. Fazzini torna titolare, mentre Anjorin vince il ballottaggio con Henderson.

La Lazio fa un balzo in avanti in classifica, ma l’Empoli si conferma una splendida realtà.

Strepitosa Atalanta

Un’Atalanta travolgente al Gewiss Stadium segna 5 gol grazie a uno straordinario Retegui, 3 gol e 1 assist per l’ex della partita. La sblocca proprio l’attaccante italo-argentino in scivolata, poi nella ripresa segna il gol del raddoppio prima di servire un assist per Ederson che di potenza la mette sotto la traversa. La mano di Vogliacco regala il quarto gol alla squadra di Gasperini: dal dischetto non sbaglia Retegui. L’ultima rete la mette a segno De Roon al volo dalla distanza, all’ultimo poi Ekhator prova a ridare un po’ di fiducia ai compagni in una giornata tutt’altro che semplice.

Secondo risultato positivo per l’Atalanta dopo il 3 a 0 in Champions League. Per la squadra di Gasperini era fondamentale tornare alla vittoria anche in campionato dopo la sconfitta contro il Como e il pareggio contro il Bologna. Genoa che rimane nella zona bassa della classifica con soli 5 punti conquistati in 7 giornate.

L’Atalanta torna alla vittoria in campionato travolgendo il Genoa per 5-1 a Bergamo. Il match winner è stato Mateo Retegui, a segno tre volte (una su rigore) e capocannoniere di serie A con sette centri. Le altre due reti per i nerazzurri, in una partita quasi a senso unico, sono state segnate da Ederson e De Roon.

Tripletta per i nerazzurri

Il Toro perde dopo aver giocato 70’ in 10 uomini e soprattutto perde il suo uomo migliore: Zapata. Stavolta è terribile la notte di San Siro per il Torino che a metà agosto aveva pareggiato con il Milan alla prima giornata. Mentre torna radiosa l’Inter che in casa l’ultima volta aveva perso il derby: 3 punti firmati dalla tripletta di Thuram che proiettano la squadra di Simone Inzaghi momentaneamente al secondo posto, in attesa della risposta della Juventus.

I granata vengono sconfitti per 3-2, ma oltre al danno rischiano la beffa di perdere per tanto tempo il loro bomber, uscito nel finale in barella con le mani tra i capelli per un problema al ginocchio sinistro. Novanta minuti di grande sofferenza per la squadra di Vanoli, confinato in tribuna dalla squalifica. Non basta l’orgoglio: seconda sconfitta consecutiva in campionato, trascinata giù da una difesa che continua a fare acqua. Mentre la classifica comincia ad assumere contorni più reali.

L’1-0 è fin troppo facile per la squadra di Inzaghi che in superiorità numerica fa girare la testa al Torino, che rischia di subire in più occasioni il secondo gol. Il Torino sembra già al tappeto, lo rianima subito Zapata che riaccende le speranze granata con un gol da vero bomber: sfrutta il contrasto tra Gineitis e Bisseck e da due passi buca Sommer con un piattone sotto la traversa. E’ 2-1, il Torino è vivo, nonostante tutto. Anche grazie a Milinkovic-Savic che al 40’ nega a Di Marco il gol. Una vitalità che mostra anche ad inizio ripresa, almeno fino alla tripletta di Thuram che arriva all’ora esatta di gioco. Prima del rigore di Vlasic a 4’ dal termine (contatto Masina-Calhanoglu) che lascia aperto ancora uno spiraglio, c’è l’infortunio di Zapata che farà passare ore agitate.

Pareggio per le toscane

Empoli e Fiorentina pareggiano 0-0 il derby, e gli azzurri, con questo risultato, allungano la striscia positiva rimanendo ancora imbattuti, sia in campionato, sia in Coppa Italia.

Per la Fiorentina è il secondo risultato utile consecutivo dopo il successo casalingo contro la Lazio. L’Empoli è rimasto imbattuto negli ultimi cinque derby toscani in Serie A. Una gara senza grandissime emozioni, anzi nioiosa, ma molto combattuta fino al 94′. Nell’Empoli D’Aversa propone un tandem in avanti con Esposito e Colombo.

L’Empoli è subito pericoloso al 3′ con un pallone in mezzo di Pezzella che trova in mezzo Ismajli, il difensore albanese non impatta il pallone che esce sul fondo. Paura per la curva sud dei tifosi viola, ma l’azione sembrava comunque da fermare per fuorigioco. La Fiorentina tiene più il possesso di palla ed è pericolosa più a destra con Dodò e Colpani.

Fra i migliori Kean, che si tiene addosso tutto l’attacco viola (in campo con la terza maglia rossa), l’ex attaccante bianconero è bravo a tenere palla e a far salire i suoi. Intorno alla mezzora prova anche il tiro, ma largo sul fondo. L’occasione più insidiosa per la Fiorentina è un colpo di testa che Colpani – su cross di Dodo – non riesce a direzionare di testa.

La Fiorentina risponde con Gosens, da fuori, e ancora Kean, in area, entrambe le conclusioni sono alte. Palladino fa un triplice cambio inserendo Adli, Ikone e Beltran. D’Aversa aveva già inserito Solbakken e poi anche Ekong e Pellegri. Le sostituzioni non cambiano l’andamento dell’incontro che finisce 0-0, il terzo pareggio a reti bianche in casa per l’Empoli su tre gare giocate. Empoli a 10 punti, la Fiorentina sale a 7.

I nerazzurri si impongono contro l’Udinese

L’Inter riscatta il ko nel derby, torna a vincere e ritrova i gol di Lautaro Martinez. I campioni d’Italia battono 3-2 l’Udinese nell’anticipo della sesta giornata, con l’argentino autore di una doppietta a cavallo tra primo e secondo tempo.

Nerazzurri avanti con la rete-lampo di Frattesi a segno dopo appena 43 secondi: i padroni di casa trovano il pari con Kabasele (35′). Nel recupero (47′) Lautaro Martinez riporta avanti la squadra di Inzaghi, e bissa al 2′ della ripresa. Nel finale accorcia le distanze Lucca. L’Inter si porta momentaneamente in testa, agganciando Torino e Milan.

Con questo risultato, i nerazzurri agganciano Milan e Torino (in attesa de confronto tra i granata e la Lazio) in testa alla classifica a 11 punti. Scavalcando proprio l’Udinese che, al secondo ko consecutivo dopo lo 0-3 dell’Olimpico contro la Roma, resta a quota 10. Lautaro cresce alla distanza e Inzaghi può sorridere: la condizione e i gol del Toro vanno a braccetto. Qui di seguito, i voti ai protagonisti della partita. La vulnerabilità là dietro, però, sta diventando una costante: come successo nel primo tempo, non appena l’Inter si mette a gestire arrivano i pericoli. Ma è l’Inter a sfiorare il gol nel finale con Correa, appena entrato al posto di Lautaro.

Tripletta per i rossoneri

Il Milan si risveglia dal torpore in cui sembrava caduto per mezz’ora contro il Lecce e in cinque minuti segna tre gol, di fatto assicurando la terza vittoria consecutiva in campionato e conquistando, anche se forse solo per una notte, la vetta della classifica al fianco del Torino.

Il periodo buio di inizio campionato sembra ormai superato, il Milan macinando successi prova a recuperare il terreno perso e guarderà le rivali dal divano sperando nel colpaccio. Esplode San Siro, lo spagnolo – che alla vigilia sembrava destinato alla panchina per una borsite e invece gioca titolare con un nuovo look e capelli rasati – corre a bordo campo per festeggiare con i suoi tre figli presenti allo stadio per fare il tifo per papà.

E’ la risposta che voleva Fonseca, preoccupato dalla possibilità che mancasse un po’ di energia nervosa, un po’ di motivazione rispetto al derby. Invece il Milan segna tanto e per la seconda partita casalinga resta a porta imbattuta. Il Milan resta in dieci ma manca troppo poco perché cambino gli equilibri. Il Diavolo è per una notte primo in classifica ritrovando definitivamente entusiasmo e sorriso.

Ottima prestazione per gli azzurri

Empoli brillante a Cagliari, rientra vittoriosa. Dopo lo 0-0 con la Juventus, la squadra toscana, ancora imbattuta, festeggia con un 2-0 ai sardi l’esordio in panchina di D’Aversa che ha terminato oggi la lunga squalifica legata ai fatti di Lecce-Verona dello scorso campionato.

Decisivi i gol dei suoi attaccanti: Colombo nel primo tempo ed Esposito a inizio ripresa. Un successo contro gli ex Nicola, Luperto, Marin che suona come conferma: pressing alto e squadra che si muove compatta sono il segreto di questo momento d’oro. Oggi accompagnati da un Cagliari in totale confusione: terza sconfitta consecutiva con i rossoblù che sembrano ancora sotto choc dopo il ko in superiorità numerica con il Lecce e il poker subito dal Napoli.

Un Cagliari che ha difficoltà a giocare e a segnare: Nicola nella ripresa ha provato a rispolverare tutta la vecchia guardia con Viola, Lapadula e Pavoletti insieme in campo. Niente da fare. Un match che vede trionfare l’Empoli che raggiunge il Napoli di Conte al secondo posto a quota 9 punti. Continua così il trend positivo per il club toscano.

Entusiasmante il Torino

Il Torino conclude 3-2 un match avvincente a Verona e conquista la vetta della classifica.

Al Bentegodi si fa valere il miglior tasso tecnico della squadra granata ma il successo ospite lo ha deciso una sciocchezza del difensore polacco dell’Hellas Dawidowicz, che lascia i suoi in dieci dopo soli 20 minuti. Toro che passa avanti con Sanabria, ripreso in un batter d’occhio dalla prodezza di Kastanos, poi Dawidowicz rifila una gomitata a Sanabria in area. Inevitabile il rosso e calcio di rigore che Sanabria sciupa ma poi la testata di Zapata crea una distanza che il Verona non riesce a ripianare, pur tenendo vivo il match sino ad una decina di minuti dalla fine quando un errore di Coppola e una marcatura un po’ ballerina di Magnani lasciano ad Adams il destro della sicurezza. Troppo tardi arriva la rete di Mosquera.

Il Torino esulta, per una notte riveste il ruolo della capolista, riaccendendo sogni mai sopiti tra i tifosi granata.

I tre attaccanti granata a segno, il Torino è la nuova capolista del campionato, nonostante la rete allo scadere di Mosquera.

Tripletta dei giallorossi

Clima surreale all’Olimpico. Il percorso di avvicinamento alla partita è stato terribile per la Roma. Ma la squadra di Ivan Juric sul campo ha risposto positivamente ad una settimana decisamente tormentata. I giallorossi hanno infatti schiantato 3-0 l’Udinese con le reti di Dovbyk, Dybala (su rigore) e Baldanzi.

Nella ripresa Runjaic toglie subito Lucca per mettere dentro Davis con tanto di raccomandazioni del responsabile dell’area tecnica Gokhan Inler. Ma è la Roma a trovare il raddoppio con Dybala che si procura e trasforma un calcio di rigore.

I giochi li chiude definitivamente Baldanzi, appena entrato in campo. Brutta batosta, dunque, per il team friulano dopo 4 risultati utili consecutivi. Buona la prima per la squadra di Juric. Il match è stato caratterizzato da un inizio turbolento, con i tifosi che hanno protestato per l’esonero di Daniele De Rossi, entrando allo stadio con mezz’ora di ritardo e mostrando striscioni e fischi. Tuttavia, la prestazione della squadra ha saputo conquistare il pubblico, che alla fine ha applaudito la prima vittoria stagionale.

Gli azzurri toscani fermano il club bianconero

La Juventus di Thiago Motta si accontenta di un pareggio contro l’Empoli. Si conclude 0-0 il match contro l’Empoli al Castellani, lo stesso risultato maturato prima della sosta nel match casalingo contro la Roma. Sei punti per i toscani, al terzo pareggio in campionato e fin qui imbattuti: buon inizio da parte degli uomini di D’Aversa che dopo aver vinto all’Olimpico sono riusciti a strappare un punto coi bianconeri.

L’Empoli ha confermato la solidita’ mostrata nelle prime tre partite mettendo in difficolta’ una Juventus propositiva nei primi istanti, meno brillante col passare dei minuti soprattutto in fase di costruzione.

I bianconeri hanno fatto fatica a inventare gioco, merito anche dei padroni di casa in grado di intasare tutti gli spazi: il primo pericolo è arrivato da calcio d’angolo, col cross di Koopmeiners per Gatti, Vasquez però è riuscito a deviare in angolo la conclusione di testa del centrale. Il primo tempo non è certo spettacolare, va in scena una sfida tattica tra l’Empoli, guidato dalla tribuna da D’Aversa e in campo da Sullo, ben organizzato, attento e compatto, e la Juventus, squadra alla ricerca del continuo fraseggio e dei cambi di gioco, ma davvero poco concreta. L’Empoli si chiude a riccio, la Juve prova l’impossibile pur di fare arrivare la palla a Vlahovic.

Entrambe le squadra restano imbattute, ma per la Juventus è indubbiamente una frenata importante ad opera del club toscano.

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