Allegri e gli scudetti dei bianconeri

Nelle ultime partite l’Inter è parsa ineguagliabile nella lotta allo scudetto non solo a livello di risultati ma anche per prestazioni e dominio delle partite.

La Juventus sta vivendo una stagione abbastanza particolare dopo l’esclusione dalle Coppe europee. Massimiliano Allegri ha sempre ribadito che l’obiettivo principale è quello di tornare in Champions League.

Da quando è tornato Allegri, la Juve non ha mai vinto un titolo e non vince uno scudetto dall’addio di Sarri. Le parole di Allegri in conferenza stampa sulle mancate vittorie della Juve: “Qui devi cercare di vincere e tutti abbiamo questa ambizione, tutti facciamo il massimo per farlo. Poi ci sono anche le avversarie. Ho guardato i dati, gli scudetti della Juventus sono divisi così: 5 nell’era Carcano, 9 scudetti ora. Poi la Juve non ha mai vinto più di 2 scudetti di seguito”.

Conclude Max Allegri: “Vincere tre scudetti è difficilissimo e la Juve non l’ha mai fatto. La cosa straordinaria è stata fatta in questi anni, ora siamo in un momento di costruzione. Poi cerchiamo di vincere la Coppa Italia”.

Calhanoglu infortunato

Dopo la convincente vittoria ottenuta sul Lecce, la squadra di Simone Inzaghi ha dovuto fare a meno di Hakan Calhanoglu finito outdoor a causa di un problema fisico rimediato durante la seduta di rifinitura.

Il turco nella mattinata odierna si è sottoposto ad una serie di controlli presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano che hanno consentito allo staff medico nerazzurro di approfondire l’entità dell’infortunio subito. Gli esami, stando a quanto si legge nel bollettino diramato dalla società sul proprio portale online, hanno fatto emergere in particolare un “leggero risentimento muscolare all’adduttore lungo della coscia destra”.

Lo stato di salute del 30enne, fa sapere ancora l’Inter, “sarà rivalutato nei prossimi giorni” ma si esclude, al momento, la sua convocazione per la gara di recupero contro l’Atalanta in programma mercoledì 28 febbraio alle ore 20.45.

Tutto, in ogni caso, dipenderà dall’esito dei successivi test e dalle risposte che Calhanoglu fornirà ai medici e a Inzaghi. Il quale, alla luce del buon stato di forma di Kristjan Asllani, potrebbe anche decidere di concedere al classe 1994 ulteriore tempo per guarire al 100% in modo tale da averlo fresco e perfettamente recuperato nella trasferta del 9 marzo sul campo del Bologna.

In bilico il futuro di Allegri

Quattro partite senza trovare vittoria, due sconfitte e tanti dubbi su quella che è la resa dei calciatori in campo, nei singoli ma anche nel lavoro collettivo. Contro il Verona ci si aspettava una squadra diversa, ed invece la Juventus si è dovuta arrendere ad una squadra che ha saputo sfruttare le proprie occasioni. A questo risultato si aggiungono il pareggio contro l’Empoli che ha anticipato le sconfitte contro Inter e Udinese, entrambe di misura ed entrambe molto dolorose.

Si, perché dopo queste quattro nefaste partite, la Juventus rischia di scivolare al terzo posto e perdere terreno rispetto ad un Inter che ad oggi si sta dimostrando difficile da seguire. Allegri si aspettava qualcosa di più dai suoi giocatori, la piazza al tempo stesso si aspettava di più da un allenatore che in quel di Torino ha vinto tanto e raccolto risultati importanti.

Max Allegri lascerà la Juventus? La società bianconera farà le sue valutazioni da qui alla fine del campionato, ma sembra evidente come il futuro di Allegri sia tremendamente in bilico. Difficile, ad oggi, pensare di vedere l’allenatore toscano ancora seduto sulla panchina bianconera il prossimo anno.

Il tecnico del Bologna, Thiago Motta, è stato accostato in maniera forte alla Juventus, soprattutto dopo una stagione importante come quella dei felsinei, con la firma dell’allenatore italobrasiliano in calce. Si terranno in considerazione anche altre candidature.

Milan KO contro il Monza

Monza-Milan è stato un match avvincente. I rossoneri nonostante l’uomo in meno (Luka Jovic è stato infatti espulso) hanno dato filo da torcere alla squadra di Palladino.

Alla fine il match è finito con un pesantissimo 4-2. Il Monza ha fatto la partita nel primo tempo di una gara decisamente importante in termini di classifica di Serie A. Prima Palladino è stato costretto a sostituire Di Gregorio al 43′ per infortunio, dopo Dani Mota si è conquistato un rigore al 44′ per un fallo di Thiaw.

In seguito, dopo un’occasione per i rossoneri al 49′ con Jovic che su passaggio di Loftus Cheek ci ha provato in acrobazia ma ha trovato la chiusura di Pablo Marì, il Monza ha anche raddoppiato. Al 51′ infatti, complice il lungo recupero deciso dall’arbitro Colombo, ha segnato proprio Dani Mota.

Subito dopo l’espulsione di Luka Jovic Stefano Pioli ha deciso di inserire Olivier Giroud e non ha sbagliato visto che ad accorciare le distanze è stato proprio l’attaccante francese. In fase di attacco Colpani ha impattato male il pallone e il Milan è ripartito immediatamente. In questo modo dalla destra è arrivato un cross da parte di Pulisic e Giroud non ha sbagliato.

Ammenda per i rossoneri

Il match andato in scena domenica sera tra Milan e Napoli a San Siro è stato piuttosto equilibrato. La squadra di Walter Mazzarri ha provato ad imprimere il suo gioco nonostante il ritorno alla difesa a tre e nei primi 20′ gli azzurri hanno creato anche un’occasione da rete con Simeone che ha scheggiato il palo. Il Milan è uscito fuori alla distanza e ha bucato la difesa azzurra sull’asse Leao-Theo. La rete del terzino francese ha deciso il match e ha obbligato il Napoli a tornare a casa a mani vuote.

Quello visto in campo non è tutto da buttare per gli azzurri. Alcuni aspetti positivi nel secondo tempo si sono visti. Il Napoli crede ancora che l’obiettivo Champions League sia alla portata anche se la distanza dal quarto posto inizia a diventare preoccupante.

Il Milan fa parte delle quattro società multate dal Giudice Sportivo dopo l’ultimo turno di campionato. Oltre ai rossoneri, ci sono anche Inter, Bologna e Salernitana.

Il club rossonero è stato multato per 8000 euro dal giudice sportivo per “aver intonato cori beceri nei confronti della tifoseria della squadra avversaria” e per “cori insultanti nei confronti dell’arbitro”.

Andrea Cambiaso nel mirino del Real Madrid

La Juventus scenderà in campo stasera all’Allianz Stadium contro l’Udinese. L’obiettivo è cercare di restare dietro ai nerazzurri mantenendo un distacco di quattro punti, pur avendo una partita in più.

La Juventus ha deciso di puntare su profili più in rampa di lancio, rinunciando a prendere profili più affermati. La ‘testimonianza’ arriva anche dal colpo Alcaraz dal Southampton, con un diritto di riscatto altissimo. Ma anche altri giocatori presi in estate come l’inserimento di Andrea Cambiaso nella rosa dopo il prestito al Bologna.

L’ottimo rendimento di Cambiaso non è passato inosservato agli altri club in giro per l’Europa. E secondo quanto riferito da ‘La Stampa’, il Real Madrid sta valutando il suo acquisto. I Blancos hanno bisogno di un esterno, visto che devono sostituire Dani Carvajal. Ma anche altri club si sono fatti avanti, come il Crystal Palace e il Milan.

L’intenzione della Juventus è quella di tenere Cambiaso. Il giocatore non è in vendita, Allegri lo ritiene fondamentale per la qualità che dà alla manovra della squadra e per la sua versitilità.

Allegri ha elogiato Cambiaso in conferenza stampa nei giorni scorsi: “E’ cresciuto molto e sono contento, è sempre stato molto valido tecnicamente. Ha avuto delle difficoltà all’inizio dopo la tournée estiva, adesso è diventato un giocatore importante. Ha giocato anche da mezzala”.

Osimhen sempre più vicino al Psg

L’1-0 contro il Milan tiene il Napoli al nono posto in classifica, a soli quattro punti dalla zona per i posti in Europa ma psicologicamente lontanissima da quello che sarebbe il reale obiettivo degli azzurri.

La sconfitta contro i rossoneri è la testimonianza di quello che, al momento, è il principale problema degli azzurri: l’attacco. Tante le occasioni, tanti i tiri in porta, ancora una volta nessun gol. Quello che manca è un finalizzatore, ed evidentemente non bastano i vari Simeone, Raspadori, Kvaratskhelia, Ngonge o Politano, quello che manca è Victor Osimhen.

Victor Osimhen dovrebbe fare rientro questa settimana dal ritiro della Nigeria in Coppa d’Africa. Sconfitto in finale dalla Costa D’Avorio, il numero 9 azzurro dovrà darsi da fare in vista del ritorno in campo con la maglia del Napoli. Occhio, però, al suo futuro. Tutto sembra ormai già scritto, Osimhen lascerà il Napoli a fine stagione, anche se non si conosce ancora la destinazione.

Lui stesso ha dichiarato di aver già preso una decisione, ma come riportato nell’edizione odierna de La Repubblica, il Paris Saint Germain sarebbe pronto a fare un’offerta ad Aurelio De Laurentiis. Sul piatto 120 milioni, per strappare al Napoli quello che, secondo la dirigenza parigina, potrebbe formare una coppia devastante insieme a Rafael Leao, per cui sarebbe pronta un’offerta pari a quella per il nigeriano, come sostituto dell’uscente Mbappè.

Il Napoli dovrà affrontare una serie di partite complesse nelle prossime settimane, tra cui la doppia sfida europea al Barcellona, e farlo con Osimhen da “separato in casa”, potrebbe non essere semplice. Il nigeriano ha messo a referto 8 gol e 3 assist in 18 partite finora, e i suo gol mancano tantissimo al sistema di Walter Mazzarri.

Inter – Juve risultato risicato

L’Inter batte di misura la Juventus grazie ad un autogol di Gatti. I nerazzurri in controllo del match ma forse spreconi nell’ultimo passaggio, la Juve trema dinanzi San Siro e sembra più in difficoltà rispetto alle ultime prestazioni.

Nel secondo tempo la Juve ci prova timidamente, l’Inter ha anche l’opportunità del raddoppio ma alla fine i nerazzurri vincono e si portano a +4 rispetto alla Juve. Non da dimenticare che i nerazzurri devono recuperare una sfida casalinga contro l’Atalanta e potenzialmente sono a +7.

Allegri ha poi parlato sulla lotta scudetto: “Nessuno avrebbe immaginato questa classifica a inizio stagione, noi dobbiamo fare il nostro percorso, l’Inter e la Juve hanno percorsi diversi. L’Inter è la favorita, non ci vuole tanto a scoprirlo e sarà cosi fino alla fine. Occhio però anche al Milan, il campionato è lungo e gli imprevisti sono dietro l’angolo”.

“Il risultato di oggi è stretto, Szczesny ha fatto due interventi straordinari che ho rivisto prima di venire qui. Siamo stati bravissimi. Un pezzo di scudetto? E’ solo una partita, noi guardiamo avanti e ai prossimi impegni, c’è anche la Champions. Agli Ottavi avremo un avversario molto impegnativo, ma noi ci proveremo fino alla fine”.

Kvaratskhelia e la corsa alla Champions

Il Napoli di Walter Mazzarri nei primi minuti riesce a non far uscire il Verona dalla propria area di rigore. All’11’, infatti, Montipò è bravissimo a respingere una bella conclusione di Khvicha Kvaratskhelia.

Il Napoli pian piano perde l’inerzia e permette alla squadra dell’ex Marco Baroni di riorganizzarsi e a non rischiare praticamente più nulla.

Ad inizio del secondo tempo, invece, è pericoloso il Verona con i tentativi di Coppola e di Lazovic. Quest’ultimo, di fatto, impensierisce Gollini, il quale risponde comunque presente. Mentre al 55’ è Giovanni Simeone, imbeccato da Juan Jesus, a sfiorare il gol con un tocco sottomisura che colpisce un Montipò.

Quattro minuti dopo è Kvaratskhelia a concludere in porta: diagonale che termina di poco a lato. Dopo qualche minuto di nulla, su azione da calcio da fermo, Coppola al 72’ fa ammutolire lo Stadio Diego Armando Armando con un colpo di testa che batte un immobile Gollini. Il Napoli, però, questa volta reagisce e sfiora il gol del pareggio con Mazzocchi e Lindstrom, ma entrambi hanno trovato un bravissimo Montipò.

Il gol del pareggio arriva al 79’, Lindstrom è bravissimo ad eludere Duda e a metterla in mezzo per Ngonge che di piatto realizza il classico gol dell’ex. Il Napoli vuole assolutamente la vittoria e prima sfiora il gol del vantaggio con Simeone, bravo ancora Montipò a respingere, e poi all’87’ Khvicha Kvaratskhelia fa esplodere il Maradona con una bellissima conclusione al limite dell’area che va direttamente sotto al set.

L’Inter vince e riconquista il primato

Dopo un paio di possibili occasioni capitate sui piedi di Nzola nei primi minuti della partita, al 9’ ci prova Lautaro Martinez. La squadra di Simone Inzaghi, esattamente quattro minuti dopo, va di nuovo vicino al vantaggio, ma Carlos Augusto (servito dalla destra da Thuram) viene fermato all’ultimo secondo da Faraoni.

Tuttavia, appena un minuto, il gol dell’Inter arriva con il solito Lautaro Martinez, bravo a sfruttare l’ottimo calcio d’angolo battuto da Asllani (fatto giocare da Simone Inzaghi a causa della squalifica di Hakan Calhanoglu). Al 33’, invece, Frattesi vede respingersi la sua conclusione da un pronto Terracciano.

Mentre un minuto dopo è la Fiorentina a sfiorare il gol con il tentativo di Bonaventura che, però, trova dinanzi a lui un grande intervento di Sommer. Dopo le proteste dei viola su un presunto calcio di rigore su Ranieri per una trattenuta di Bastoni, il primo tempo termina con un salvataggio proprio del difensore interista su Nzola.

La prima occasione del secondo tempo è per Lautaro Martinez, ma è bravo Martinez a deviare in angolo. Al 56’ è ancora attenta la difesa viola a respingere una conclusione di Carlos Augusto. Mentre venti minuti, dopo aver rivisto l’azione al VAR, l’arbitro Aureliano assegna un calcio di rigore alla Fiorentina per un’uscita maldestra di Sommer ai danni di Nzola.

Importantissimo successo per l’Inter di Simone Inzaghi che, in attesa dello scontro diretto di domenica prossima, si è riportata davanti alla Juventus. I nerazzurri, che hanno anche una gara in meno, hanno di nuovo un punto di vantaggio sugli uomini di Max Allegri.

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