English English Italian Italian

Poker della Dea, si avvicina la serie B per il Monza

L’Atalanta vittoriosa sul match contro i brianzoli per 4-0, compie un ulteriore passo verso la qualificazione alla prossima Champions League e spedisce ufficialmente i brianzoli in Serie B. I nerazzurri si impongono con la doppietta di Charles De Ketelaere e con i gol di Ademola Lookman e Marco Brescianini. La squadra di Gasperini blinda la terza posizione con 68 punti. Per i padroni di casa arriva il verdetto ufficiale, il prossimo anno sarà campionato cadetto. Il Monza, sempre più ultimo con 15 punti, è a -12 dalla zona salvezza a tre giornate dal termine.

Prima della partita Gasperini si sbilancia prevedendo la prestazione decisiva di De Ketelaere e così è: al 12′ Retegui, nei pressi della linea laterale, serve al limite dell’area il bega che trova lo spazio per il sinistro liberandosi della marcatura di Pereira e con il piatto conclude alla sinistra di Pizzignacco per il vantaggio dell’Atalanta. Al 18′ ancora Retegui versione assistman: l’ex Genoa riceve al limite dell’area, controlla il pallone e serve con il tacco l’accorrente Lookman che ci prova di prima con il destro, palla a lato. Al 23′ De Ketelaere fa doppietta: uno due tra Lookman e Retegui alle porte dell’area di rigore brianzola, Castrovilli interviene ma la palla rimane a metà tra lui e i propri compagni, l’ex Milan si infila e con la punta trafigge Pizzignacco sul suo palo. Si vede praticamente solo la squadra ospite in campo ma il Monza chiude in crescita: al 44′ Castrovilli in tuffo di testa converte in rete il cross dalla trequarti di Palacios ma è fuorigioco del centrocampista italiano, al 47′ sugli sviluppi di un cross di Kyriakopoulos buttato fuori dalla difesa della Dea, la palla arriva ad Akpa Akpro che ci prova con il destro dal limite dell’area indirizzandola all’incrocio dei pali, Carnesecchi vola e riesce a deviare.

Il secondo tempo continua sulle note del primo e l’Atalanta trova subito la via per la terza rete: al 47′ Djimsiti nei pressi della propria area calcia lungo a trovare Retegui, vicino al cerchio di centrocampo, che allunga di testa per Lookman che prende il tempo a Lekovic e s’invola verso la porta avversaria, poi con il mancino sul primo palo batte l’estremo difensore brianzolo. Al 55′ Lookman lavora un pallone sulla sinistra e lo mette in mezzo, sponda di Hien per Ederson che di testa, nell’area piccola e con Pizzignacco battuto, spedisce la palla fuori dallo specchio. Al 61′ la risposta del Monza affidata a Mota che al limite dell’area riceve da Forson e conclude con forza, respinge Carnesecchi alla sua destra dove, sempre al limite dell’area, arriva Kyriakopoulos che ci prova con il mancino, blocca in due tempi l’estremo difensore ospite, alla ricerca della 13esima porta inviolata. Al 77′ altro grande intervento di Carnesecchi: Mota scappa a Zappacosta nella corsia destra, cross in mezzo per Forson che di testa indirizza la palla all’angolino alla destra del portiere atalantino, con un balzo felino l’estremo difensore blocca la sfera. All’80’ la possibilità della quarta rete: tre passaggi dalla propria area per gli ospiti con Cuadrado che a metà campo lancia Maldini tutto solo, uno degli ex della partita a tu per tu con Pizzignacco conclude addosso al portiere. All’88’ arriva la quarta rete con Brescianini: Bellanova va al cross per l’ex di turno che fa da torre al centro dell’area di rigore, la palla viene respinta, arriva Pasalic che serve ancora Brescianini: controllo con il destro e conclusione sul secondo palo, non può nulla il portiere di casa.

Valutazione calciatori on-line

Gentili utenti,
Vi comunichiamo che gli osservatori e gli allenatori potranno compilare le schede di valutazione inviandole via e-mail a admin@scoutingsport.eu, per segnalare i migliori sul social network.
Grazie per l’attenzione !
Scouting Sport Team.

Il derby toscano se lo aggiudicano i Viola

La squadra allenata da Palladino, priva di due pedine importanti come Kean e Dodò, si impone per 2-1 con le reti nel primo tempo di Adli e Mandragora. Tre punti pesanti per i viola, che agganciano momentaneamente Juventus e Lazio al quinto posto con 59 punti e sono in piena lotta per la Champions League. È notte fonda, invece, per l’Empoli, a cui non basta il gol di Fazzini per evitare di restare penultimo con 25 punti insieme al Venezia in piena zona retrocessione.

Partita molto maschia visto l’importante posta in palio per entrambe le squadre. Gara senza storia già nel primo tempo, la squadra di Palladino sblocca il risultato con un intelligente inserimento vincente di Adli, dopo una bella azione culminata con il filtrante di Gudmundsson per il francese che non sbaglia davanti a Vasquez. Il raddoppio è un capolavoro e porta la firma di Mandragora, che controlla in area un cross dello stesso Adli e segna con una spettacolare rovesciata. L’Empoli con orgoglio riapre la partita in avvio di secondo tempo con un bel gol di Fazzini, bravo a battere De Gea su assist di Goglichidze. La Fiorentina però riprende subito in mano la partita sfiorando più volte il terzo gol con Gudmundsson e con Zaniolo. Nel finale, però, serve una grande parata di De Gea a evitare la beffa clamorosa su una sventola di Kovalenko dal limite.

Grande protagonista Rolando Mandragora: poco prima della mezz’ora del primo tempo il centrocampista classe ’97 ha raddoppiato con una gran rovesciata dopo aver controllato un cross da destra. D’Aversa in avvio di ripresa inserisce Henderson e Colombo, con l’Empoli che scende in campo con più fluidità. Al 57’ il vantaggio viene dimezzato dai biancoblu: Goglichidze recupera palla alto sulla destra e crossa rasoterra per la girata vincente di Fazzini. Nella mezzora finale gli uomini di D’Aversa ci provano, ma i padroni di casa gestiscono senza rischiare eccessivamente. Nel recupero de Gea è perfetto sulla conclusione di Kovalenko. Finisce 2-1, con la Fiorentina che sale a 59 punti. Resta fermo a quota 25 l’Empoli, ancora penultimo e in piena zona retrocessione.

I Partenopei vincitori sul club granata

Il Napoli di Antonio Conte approfitta della seconda sconfitta consecutiva in campionato dell’Inter, concludendo sul risultato di 2-0 il match contro il Torino allo stadio ‘Maradona’ e conquistando da solo la vetta della classifica con 74 punti, tre in più dei nerazzurri. Scott McTominay si distingue siglando la doppietta della vittoria con due gol quasi fotocopia al 7′ e 41′ minuto del primo tempo: inserimento, destro in area ad anticipare i difensori granata e palla alle spalle di Milinkovic-Savic. La squadra di Conte controlla, poi, nella ripresa senza mai subire gli avversari e colpendo anche una traversa con Billing. Unica nota negativa per la nuova capolista, le uscite per infortunio nella ripresa di Anguissa e Buongiorno. Il Torino resta a 43 punti in classifica, al decimo posto a +1 sul Como.

Il merito della vittoria, con la strada spianata dallo scozzese, è di tutta la squadra che entra in campo carica e piena di voglia di portare a casa i tre punti che possono essere decisivi nella corsa scudetto. Il Torino, che all’ultimo istante deve fare a meno di Ricci, sostituito da Tameze, è costretto a impostare una gara difensiva. Vanoli punta tutto sulle ripartenze veloci nelle circostanze in cui la sua difesa riesce a frenare le offensive del Napoli e a costruire le controffensive. In un ambiente surriscaldato – lo stadio ‘Maradona’ fa registrare il dodicesimo sold out stagionale – la squadra di Conte trova il gol del vantaggio dopo soli sei minuti di gioco. Anguissa piazza a centro area il pallone che MacTominay, anticipando Coco, devia in fondo alla rete. Il Napoli dopo aver sbloccato il risultato non cambia il proprio registro tattico e continua a pressare gli avversari e a schiacciarli nella propria metà campo.

La difesa granata, tuttavia, si difende con ordine e non corre eccessivi pericoli fino al 41′ quando McTominay, goleador freddo e puntuale, replica la precedente giocata. In questo caso il passaggio decisivo è di Politano e lo scozzese anticipa Linetty e Casadei e spedisce di nuovo il pallone in fondo alla rete. Nella ripresa il Torino tenta di cambiare il corso della partita con un forcing iniziale che dura una decina di minuti ma che non sortisce alcun effetto concreto. E anzi il Napoli ad andare vicinissimo al terzo gol al 17′. Billing, da poco subentrato ad Anguissa, devia di testa un traversone di Spinazzola ma il pallone batte sulla traversa. Una serie di cambi decisi da Conte e Vanoli per dare respiro a qualcuno tra i protagonisti più affaticati non determina particolari sconvolgimenti sull’andamento delle partita. Il Napoli conclude senza affanni la gara e si regala il primo posto solitario in classifica in un momento che potrebbe segnare la svolta decisiva del campionato.

Doppietta dei bianconeri contro il Monza

La Juventus ritorna a vincere contro il Monza ma perde Kenan Yildiz. Questa volta si tratta di un’ingenuità commessa da Kenan in un momento di tranquillità assoluta della sua squadra: l’espulsione rimediata dal numero 10 per il colpo rifilato a Bianco a fine primo tempo sul 2-0 è inspiegabile. E lo ha capito subito anche lui, come dimostrano le immediate scuse ai tifosi bianconeri. Ma oltre a questo c’è una squadra che ha ottenuto i tre punti e che ha reagito dopo il brutto ko di Parma. Ecco, se si pensa alla prestazione offerta dalla squadra di Tudor al Tardini in contrapposizione a quanto visto oggi, i rimpianti aumentano. Perché la Juve ha dimostrato di avere le idee chiare in fase di possesso e non solo. Fino a quando le squadre sono rimaste in parità numerica non c’è stata partita: padroni di casa dominanti, verticali ogni volta che si è potuto e senza rischiare praticamente niente.

Nico Gonzalez, libero dall’assurdo ruolo che gli aveva ritagliato Motta sulla fascia sinistra, appare più energico e finalmente torna al gol che in campionato gli mancava proprio dalla gara d’andata contro i brianzoli. Si sblocca anche Kolo Muani, che solo un paio di settimane fa, dopo il match contro il Lecce, veniva bacchettato dal mister. Il francese, schierato unico centravanti senza Vlahovic, oltre al gol è apparso nettamente più energico rispetto alle ultime uscite. Unica nota stonata a parte l’espulsione di Yildiz è la prestazione di Cambiaso, spesso anticipato e troppo morbido in fase di marcatura. Tudor prosegue dunque la sua corsa verso un posto in Champions League senza inciampare di nuovo: bianconeri al momento quarti in classifica a 62 punti in attesa di capire cosa faranno il Bologna di Italiano (60 punti) e la Lazio di Baroni (59 punti). Ecco, rossoblù e biancocelesti sono proprio i prossimi avversari che la Vecchia Signora dovrà affrontare senza il suo talento più cristallino.

I bianconeri di Tudor partono forte e dopo appena 3′ arriva il primo pericolo per la porta dei brianzoli con Kolo Muani. Il francese sembra subito ispirato, ci prova con una rovesciata e Turati respinge senza troppi problemi. Dopo lo spauracchio per l’occasione in contropiede di Birindelli (già in gol contro i bianconeri all’andata) che Di Gregorio blocca sicuro i padroni di casa tornano a spingere. Yildiz e Kolo provano a trovare l’intesa giusta ma è Nico Gonzalez a trovare la rete del vantaggio all’11’: grande azione personale a rientrare dalla destra e sinistro da fuori area forte e preciso all’angolino che Turati non riesce a respingere. Ironia della sorte, l’argentino non segnava in campionato proprio dal match d’andata. Dopo il vantaggio non ci si abbassa, anzi. Thuram ci prova da fuori e non prende la porta. Sbaglia anche Kolo Muani al 23′: lanciato splendidamente a rete da un filtrante di Locatelli Randal tira fuori fallendo un’occasione clamorosa per il raddoppio.

Il raddoppio non arriva ma è sempre un monologo Juve come confermato dalla conclusione di sinistro di Yildiz che da posizione defilata colpisce l’esterno della rete. E preso dall’euforia ci prova anche Kelly due volte: prima dalla lunga distanza e poi con un diagonale intercettato dalla difesa dei brianzoli. Per il 2-0 è solo questione di tempo: al 33′ Yildiz recupera palla vicino alla sua area di rigore, serve Thuram che in progressione è infermabile e al momento giusto la palla viene servita a Kolo Muani che a tu per tu questa volta non sbaglia e torna al gol dopo più di due mesi. Proprio allo scadere del primo tempo arriva l’ingenuità che costa cara a Yildiz soprattutto in vista dei prossimi impegni contro Bologna e Lazio. Kenan colpisce Bianco con una gomitata e l’arbitro, dopo l’On Field Review, tira fuori il cartellino rosso per il talento turco. L’episodio fa tornare alla mente dei tifosi bianconeri quanto accaduto proprio contro il Monza nel 2022 a Di Maria: l’argentino, provocato da Izzo, reagì alla stessa maniera e venne espulso.

La Magica allunga la scia di vittorie battendo i nerazzurri

La Roma supera 1-0 l’Inter in un match disputato allo stadio San Siro di Milano. Inzaghi, dunque, cade ancora, per la terza volta consecutiva e senza segnare neanche un gol tra campionato e Coppa dal febbraio 2012, frenando bruscamente la corsa per il secondo scudetto consecutivo. Dopo il gol annullato ai nerazzurri nei primi minuti di partita, A decidere la partita il gol di Soulé al 22′.

I giallorossi hanno poi attaccato per gran parte del primo tempo, sprecando diverse occasioni da gol piuttosto nitide. Un gol di Soulé al 22′ gela San Siro e infligge all’Inter la seconda sconfitta di fila in campionato dopo quella di Bologna. Soulé, il migliore in campo dei suoi, trova una zampata vincente a due passi da Sommer. La Roma, invece, porta a casa tre punti pesantissimi proprio in chiave Champions: i giallorossi momentaneamente agganciano il Bologna al quarto posto con 60 punti in attesa delle partite dei rossoblù, della Juventus e della Lazio. Primo tempo che vede protagonisti i nerazzurri che partono fortissimo ma la Roma si difende bene e riparte ancora meglio in contropiede. I giallorossi con lo scorrere del cronometro prendono poi campo e fiducia e alla fine sbloccano il risultato al 22′ con Soulé, il migliore in campo dei suoi, con una zampata vincente a due passi da Sommer. La Roma sfiora anche il raddoppio a più riprese con Cristante, Shomurodov e Pellegrini. L’Inter si salva, ma non riesce a trovare spazi nell’attenta difesa giallorossa con il solo Arnautovic pericoloso nel finale di tempo.

Inzaghi perde per infortunio Pavard sostituito da Bisseck. Nella ripresa, l’Inter si riversa in attacco alla ricerca del pari ma lascia autentiche praterie alla Roma in contropiede. La squadra di Ranieri, però, fallisce una quantità industriale di occasioni con Pellegrini, Pisilli e Dovbyk più volte. Nell’Inter si rivede anche Dumfries, che si rivela tra i più pericolosi insieme a Barella. Ma i nerazzurri sembrano stanchi e poco lucidi, ci provano anche Calhanoglu e Arnautovic ma senza fortuna. Queste le dichiarazioni rese da Inzaghi: “Questo è il calcio, in questa settimana veniamo da tre sconfitte che fanno male. La squadra ha provato, anche se senza lucidità.”

I Partenopei battono il Monza

Gli azzurri trionfano a Monza 1-0, grazie al gol di Scott McTominay, arrivato nel finale di secondo tempo. Con questi tre punti la squadra di Conte sale a 71 punti agganciando, momentaneamente, l’Inter, impegnata domani al Dall’Ara contro il Bologna, in testa alla classifica. Rimane invece ultimo con 15 il Monza di Nesta.

Primo quarto d’ora con possesso palla degli ospiti che non trovano però sbocchi verso la porta avversaria. Al 17′ punizione da molto lontano di McTominay, da posizione centrale. Turati la vede all’ultimo e sventa in tuffo. Un minuto dopo ancora il centrocampista scozzese tenta un tiro-cross deviato da Caldirola, con palla che termina di poco oltre la traversa. Al 20′ tentativo di testa di Rrahmani su azione d’angolo con palla larga di poco.I brianzoli, hanno una chance con Castrovilli, che supera Marin sulla destra e penetra in area.L’ex Fiorentina prova l’esterno destro sul secondo palo da posizione abbastanza defilata, con palla larga di pochissimo. Al 40′ tiro di Politano dalla destra deviato, la palla vola verso Lukaku a centro area, il belga non colpisce bene e Turati para senza particolari problemi.

A inizio secondo tempo grande opportunità per il Napoli.Politano viene innescato da Raspadori e viaggia a tu per tu verso Turati. Mancino incrociato dalla sinistra dell’area, con una forte pressione di Caldirola in rimonta alle sue spalle, il portiere del Monza salva. Al 72′ arriva il gol partita di McTominay.Cross dalla sinistra di Raspadori, lo scozzese è solo in mezzo, con Turati che esce male nel tentativo di anticiparlo col pugno.Il centrocampista azzurro va di testa in anticipo e mette in rete a porta vuota.Nel finale Simeone va al tiro e Turati lo para ma è tutto inutile perché l’argentino è in fuorigioco.Nei tre minuti di recupero chance per Caprari con un destro a giro murato dalla difesa ospite. Termina quindi 0-1.Il Napoli torna a mettere sotto pressione l’Inter e non molla il sogno scudetto.

Solo un pareggio per gli Azzurri

Allo Stadio Castellani si conclude con il risultato 2-2 e con un punto a testa la sfida salvezza tra l’Empoli e il Venezia. Un risultato che aiuta poco le due squadre, che rimangono appaiate al penultimo posto, a -1 dal Lecce al momento in zona salvezza. Nel primo tempo sono stati i lagunari ad essere più propositivi e l’unica vera occasione da rete è arrivata al 34′, quando Doumbiàsi è visto negare il gol da una parata di Vasquez. Nella ripresa, i toscani hannno aumentato i giri, trovando il vantaggio al 14′ con Fazzini. I veneti hanno risposto con Yeboha al 22′ e al 40′ con Busio, ma l’Empoli ha evitato il ko con la rete di Anjorin al 42′.

Entrambe hanno l’opportunità di allungare sulla zona ’rossa’, ma per gli azzurri cambia poco. A sottolinearlo lo stesso D’Aversa a fine partita. “Per come si era messa la partita ci dobbiamo ritenere soddisfatti. È un pareggio che può avere un’importanza vitale per la salvezza”. Nel primo tempo si è verificato quello che il tecnico azzurro temeva, ossia si è fatto sentire il peso della posta in palio con capitan Grassi e compagni che sono apparsi contratti e incapaci di creare pericoli dalle parti di Radu, mentre solo alcuni determinanti interventi di Vasquez hanno permesso di andare al riposo ancora in parità. “L’importanza della gara forse ci ha resi un po’ contratti all’inizio, ma abbiamo creato tante occasioni per vincerla senza riuscire a concretizzare – ha proseguito D’Aversa nel post partita –. Perderla sarebbe stata duro da digerire e invece questo gruppo, nonostante tutto, ha reagito e portato a casa il pareggio. Siamo ancora in corsa per la salvezza, dobbiamo continuare a lavorare”. Dopo il vantaggio firmato da Fazzini, effettivamente la squadra è come se si fosse scrollata di dosso un po’ di paura ed ha creato anche i presupposti per il raddoppio, salvo commettere poi due errori gravi che sono costati la rimonta del Venezia. A rimettere le cose apposto ci ha pensato il rientrante Anjorin con il suo primo gol in azzurro. “Ero talmente coinvolto, al momento del gol, che l’unico pensiero che ho avuto è stato quello di riportare subito il pallone a centrocampo per cercare di vincere – ha dichiarato il centrocampista inglese – . Volevamo i tre punti, questo però è un gol importante perché ci ha permesso di evitare la sconfitta e lo è anche dal punto di vista personale. Ho lavorato duramente nelle ultime settimane”.

Adesso all’orizzonte c’è la sfida di Coppa Italia a Bologna di giovedì prossimo. Una semifinale di ritorno che è diventata ancor più impossibile di quanto non lo fosse già prima dello 0-3 dell’andata. Inevitabile, stavolta sì, che il focus resti quindi il campionato, dove l’Empoli ha comunque rosicchiato un altro punticino al Lecce e può finalmente sorridere, incrociando al tempo stesso le dita, per l’importante recupero di Anjorin (è bastato un quarto d’ora per far capire quanto sono mancata la sua fisicità e qualità), ma anche quello del miglior Fazzini. Insomma, il segnalatore della fiducia non sarà schizzato alle stelle, ma sicuramente è un po’ più pieno della settimana scorsa. Certi errori, però, non si dovranno più commettere.

Shomurodov di nuovo decisivo per la Magica

La Roma ha concluso per 1-0 il Verona contro l’Olimpico con un gol di Shomurodov al terzo minuto e si è portata momentaneamente a due punti dal quarto posto. I giallorossi allungano a 17 partite la loro serie positiva e tengono vive le speranze di un piazzamento prestigioso in Europa.

A decidere la gara è stata la rete lampo di Eldor Shomurodov, schierato titolare al posto di Dovbyk, alle prese negli ultimi giorni con un lavoro differenziato. Sulla trequarti Ranieri schiera invece contemporaneamente i due vice Dybala (presente in panchina nonostante l’infortunio): Baldanzi e Soulè. L’argentino, reduce dal gol nel derby, ha realizzato due reti contro il Verona in Serie A e ha fatto meglio solamente contro il Cagliari (tre). Soulè lascia subito il segno, ma lo fa in veste di uomo assist: l’ex Frosinone riceve un lancio di Cristante, salta Valentini e con un tocco morbido offre la palla dell’1-0 a Shomurodov, bravo ad infilarsi in spaccata tra Coppola e Ghilardi.

Il primo tempo si chiude cosi’: con l’1-0 giallorosso e oltre il 60% del possesso palla a favore dei padroni di casa. Il piano gara del Verona è identico a quello prospettato da Ranieri in conferenza stampa: chiusura degli spazi e ricerca verticale della ripartenza. Al 49mo ci prova Bernede dopo una transizione positiva, ma Svilar (omaggiato dai tifosi con un appello alla societa’ per il rinnovo) blocca a terra. Tre minuti dopo si accende Mosquera che vince un duello con Mancini e col destro va vicino al secondo palo. Le prime mosse di Ranieri sono l’ingresso di Pisilli (per uno spento Baldanzi) e di Dovbyk (al posto di Saelemaekers e in coabitazione con Shomurodov). L’ucraino va subito vicino al gol con un mancino in girata che fa la barba al palo alla sinistra di Montipo’. E’ l’ultima, vera occasione della partita. Per la Roma è la diciassettesima gara da imbattuta in questo campionato: non accadeva dalla gestione Luciano Spalletti.

Il Parma batte i bianconeri

Il Parma ha concluso il match sul risultato di 1-0 contro la Juventus. Allo stadio Tardini la formazione di Chivu, che ha perso Vogliacco e Bernabé nei primi minuti, ha inflitto a Tudor la prima sconfitta da allenatore bianconero grazie a un primo tempo di grande intensità. La giocata vincente è arrivata proprio prima dell’intervallo con l’incornata potente di Pellegrino su assist di Valeri dalla sinistra. Nella ripresa la Juventus ha provato a rientrare in partita, ma le occasioni di Kolo Muani e Conceiçao non hanno prodotto risultati. Bianconeri superati dal Bologna al quarto posto, l’ultimo valido per la qualificazione in Champions.

Dopo un mese esatto di segnali positivi, l’effetto Tudor sembra essersi affievolito. La Juventus inciampa al Tardini, battuta 1-0 da un Parma compatto e determinato. Una serata opaca per i bianconeri, mai incisivi e troppo prevedibili, colpiti nel finale del primo tempo da un colpo di testa vincente di Pellegrino. Una rete arrivata sotto gli occhi illustri di Hernan Crespo, spettatore d’eccezione in tribuna accanto a Lilian Thuram e Fabio Cannavaro.

Si tratta del primo stop per Igor Tudor sulla panchina della Juventus. Uno scivolone pesante sotto più aspetti: non solo per l’ennesima prestazione sottotono, ma anche per le implicazioni sulla corsa Champions. I bianconeri restano quinti in classifica, a una sola lunghezza dal Bologna, ma ora con la Lazio appaiata alle spalle. A peggiorare il bilancio della serata anche l’infortunio muscolare di Vlahovic, costretto al cambio all’intervallo. Per il Parma, invece, è un successo dal sapore speciale. Dopo cinque pareggi consecutivi, gli uomini di Chivu ritrovano i tre punti e si rilanciano nella lotta salvezza, portandosi a +6 sul Venezia terz’ultimo. Protagonista assoluto il giovane Pellegrino, acclamato da tutto il Tardini al momento della sostituzione.

Chivu schiera in attacco la coppia Bonny-Pellegrino, mentre Tudor opta per Nico Gonzalez e Kolo Muani a supporto di Vlahovic. La Juventus parte con un guizzo di Locatelli, ma è solo un lampo. Il possesso bianconero è lento, prevedibile e spesso affidato a iniziative individuali. Il Parma, solido anche dopo le uscite forzate per infortunio di Bernabé e Vogliacco (sostituiti da Estevez e Hainaut), gestisce con ordine e riparte con intelligenza. Brilla la prestazione del giovane Leoni, classe 2006, già nel mirino della Juventus per il futuro.

Le occasioni migliori sono degli emiliani: prima una deviazione di tacco di Bonny su corner, poi una ripartenza sprecata da Pellegrino. Ma è lo stesso attaccante argentino a rompere l’equilibrio nei minuti di recupero del primo tempo, svettando su Kelly su cross di Valeri. È il decimo gol subito di testa dalla Juventus in campionato. L’infortunio di Vlahovic obbliga Tudor a ridisegnare l’attacco: dentro Conceicao, che si sistema con Nico alle spalle di Kolo Muani. Poi spazio anche a Yildiz, che cerca di accendere la manovra senza successo. La Juventus si affida al cuore, ma non basta. Nel finale, Tudor tenta il tutto per tutto con tre cambi contemporanei: Douglas Luiz, Weah e Costa. Ma il fortino del Parma regge senza troppi affanni. Solo un tiro dalla distanza di Conceicao scuote leggermente i guantoni di Chichizola. Una serata da dimenticare per la Juventus. Una da incorniciare, invece, per il Parma.

error: Content is protected !!
Easysoftonic
× Come posso aiutarti ?