Inter inarrestabile

L’Inter di Simone Inzaghi non si ferma e in questo 2024 – fino ad ora – ha solo vinto. Anche al Dall’Ara, contro un Bologna in formissima, i nerazzurri hanno vinto con un 1 a 0 importante e superano di ben 18 punti la Juventus.

E’ la terza volta nella sua storia che l’Inter vince 10 gare consecutive in campionato, non è di certo cosa da poco e i nerazzurri sembrano non avere alcuna intenzione di fermarsi. I nerazzurri hanno finito la gara con il centrocampo e l’attacco ricco di riserve, ma sono riusciti a vincere – senza neanche troppo patemi – contro la squadra più in forma del campionato, reduci da vittorie importanti come quella di Bergamo.

L’unica nota negativa del match di ieri è sicuramente l’infortunio di Arnautovic, fondamentale nelle rotazioni offensive di Inzaghi. Se per il campionato sembra ormai appurato essere solo una questione di record la principale preoccupazione riguarda la Champions League, mercoledi sera andrà in scena la sfida contro l’Atletico Madrid, la più importante di questa stagione e un’eliminazione rovinerebbe in parte tutto il bello che la squadra sta dimostrando sul campo.

Milan OK contro l’Empoli

La vittoria del Milan contro l’Empoli ha dato una importante impronta alla squadra in vista della trasferta di Europa League con lo Slavia Praga.

Se la corsa allo scudetto è sfumata prima di diventare credibile, quella al secondo posto è più accesa che mai visto il periodo che sta vivendo la Juventus. Non bisogna, però, dimenticare che il Milan è impegnato sulla questione relativa a Francesco Camarda, che proprio oggi ha compiuto 16 anni e che può firmare il primo contratto da professionista.

Camarda ha passato praticamente la sua infanzia nel settore giovanile del Milan. Il giusto riconoscimento per un giocatore che ha segnato oltre 500 gol nel settore giovanile dei rossoneri.

Le ultime indiscrezioni confermano che ci sono delle difficoltà per la firma di Camarda sul primo contratto da professionista. Il centravanti rossonero può firmare il solito triennale che si riserva ai giocatori minorenni dai sedici anni, ma non c’è l’accordo economico tra l’entourage e il Milan.

In Italia, a mettere nel mirino Camarda sono state Juventus, Inter e Roma. Ma è dall’estero che arrivano gli interessamenti più invitanti. E’ noto da tempo quello del Borussia Dortmund, che lo aggregherebbe alla formazione ‘Primavera’ per poi valutare un impiego in prima squadra. Mentre il Manchester City può prenderlo e girarlo in prestito a qualche club satellite. E dalla Francia rimbalzano le voci dell’interessamento del PSG.

Il poker della Roma sul Monza

I padroni di casa veleggiano a metà classifica, ma è indubbio che speravano di conquistare il bottino pieno per avvicinare la Lazio fermata dal Milan. Dall’altra parte i giallorossi, in corsa per la Champions, desiderosi più che mai di smuovere la parte alta della classifica.

I capitolini riescono a trovare nella parte finale della prima frazione un doppio vantaggio, grazie a Pellegrini e Lukaku, che demoralizza il Monza. I padroni di casa cercano di distinguersi con Djuric e con Birindelli in un paio di occasioni ma senza riuscire a finalizzare. Un infortunio per parte.

De Rossi: “Vinciamo e ci avviciniamo all’obiettivo Champions.” “Abbiamo accorciato le distanze – spiega De Rossi nel post partita – in questo percorso io ho preso conoscenza dei giocatori e loro di me. In tutto questo siamo stati bravi a fare punti. Sapevamo che la nostra sarebbe stata una piccola rincorsa, siamo a metà strada. Anzi, prima di metà strada. Continuiamo a vincere ma siamo sempre quinti”, scherza De Rossi. E aggiunge: “Siamo qui a parlare di nulla, ma siamo ugualmente contenti di aver accorciato le distanze. Una partenza così bella da mister? La sognavo”.

Il Bologna convince con una vittoria sui bergamaschi

La prima occasione della sfida è dell’Atalanta che ci tenta con De Ketealaere: palla che termina di poco fuori. La ‘Dea’ continua il proprio forcing e, esattamente al 15’, va vicina alla rete del pareggio con il tiro-cross di Lookman smanacciato da Skorupski.

La prima frazione di gara si conclude con il tentativo del Bologna di farsi vedere dalle parti di Carnesecchi, ma l’Atalanta di Gian Piero Gasperini riesce a chiudere ogni spazio. Il Bologna, di fatto, inizia il secondo tempo con un piglio decisamente diverso. Al 55’, infatti, il team di Thiago Motta va vicino al gol, ma Carnesecchi è bravissimo a dire di no in due tempi al colpo di testa di Calafiori su azione da calcio d’angolo. Tuttavia, appena un minuto dopo, i rossoblù riescono a guadagnarsi un calcio di rigore per un fallo di Koopmeiners su Saelmaekers.

Dal dischetto, ovviamente si presenta Zirkzee che spiazza Carnesecchi. L’Atalanta è tramortita ed il Bologna ne approfitta con Ferguson che con bel tiro a volo batte il portiere atalantino e porta avanti la sua squadra. La squadra di Gian Piero Gasperini ci prova prima con de Roon, bravissimo Kristiansen a respingere, e poi con Miranchuk, pallone deviato in corner, ma il Bologna riesce sempre a salvarsi. Anzi, esattamente all’86’, è il il team felsineo ad avere l’ultima occasione della partita con Ferguson che, però, questa volta vede la sua conclusione respinta da un ottimo intervento di Carnesecchi. Con questo successo, il suo sesto consecutivo, il Bologna rafforza ancora di più il proprio quarto posto.

Kvara e Raspadori portano il Napoli alla riscossa

Match interessante che Allegri avrebbe preparato in modo aggressivo. I bianconeri pressano alto e cercano di mettere in difficoltà i partenopei. Sui piedi di Vlahovic un paio di occasioni, ma il serbo è impreciso e quando invece fa tutto bene trova il palo a negare la gioia del gol. Dall’altro lato Osimhen è imbrigliato da Bremer, quindi a salire in cattedra è Kvaratskhelia che prima costringe i bianconeri alle maniere forti e poi trova, nel finale di primo tempo, la rete del momentaneo vantaggio azzurro.

Nella ripresa la Juventus prova a creare, ma il Napoli sembra trovare le misure e inizia a far correre a vuoto gli avversari.

La Juventus assapora addirittura il colpaccio, ma il Napoli è bravo a non disunirsi e a reagire. La sciocchezza la commette Nonge, entrato da nemmeno 10′, che in area colpisce in maniera netta Osimhen. L’arbitro in un primo momento non vede, ma al VAR è tutto chiaro: rigore. Sul dischetto lo stesso Osimhen, il quale però conferma la sua serata sottotono e si fa ipnotizzare da Szczesny. L’estremo difensore bianconero però non può nulla sulla ribattuta di Raspadori, il più lesto ad avventarsi sul pallone e a ribadire in rete.

Mercato in casa rossonera

Lo scorso anno Osimhen è stato superlativo e ha fatto vincere lo scudetto al Napoli, così come quest’anno Lautaro farà lo stesso con l’Inter. Per i rossoneri Rafa Leao è da 3 anni il migliore calciatore della Serie A.

Leao è uno di quei campioni che può fare innamorare di calcio, quale che sia la squadra per cui si tifa. Uno che cambia il valore di una squadra, uno che da solo può vincere le partite e non vincerne una come quella con l’Atalanta è una colpa e non un rimpianto.
Chi misura Leao con il numero di gol segnati non ha capito granché del suo talento, un po’ come quelli che azzardano l’accostamento con Balotelli. O come quelli che ogni settimana hanno contato i suoi giorni senza gol, scordandosi di tutto il resto fatto nel frattempo e senza parlare del contesto tecnico in cui gioca e che continua a non essergli favorevole.

Joshua Zirkzee è senza dubbio tra i migliori giocatori d’Europa per rendimento. Le sue prestazioni con la maglia del Bologna sono state fin qui ottime, condite da 9 gol e 3 assist in 25 presenze in Serie A. Il centravanti olandese piace moltissimo al Milan che farà il possibile quest’estate per accaparrarsi il classe 2001. La base d’asta è di 40 milioni ovvero la clausola acquisto che si è riservato il Bayern Monaco quando ha ceduto il giocatore al Bologna. Seguiranno aggiornamenti su una delle telenovele nella prossima sessione di mercato.

Lautaro Martinez grande protagonista

La doppietta di Lautaro Martinez ha permesso all’Inter di vincere, con convinzione, contro il Lecce.

L’Inter sta dando ai tifosi soddisfazioni importanti e, alla fine del mese di febbraio, quella nerazzurra si colloca tra le squadre più in forma in Europa. Merito di un lavoro importante condotto da Simone Inzaghi nel corso degli ultimi mesi, abile a sfruttare al meglio una rosa lunga, di qualità, in grado di assimilare un’identità chiara che il tecnico ha inculcato a tutta la rosa.

L’Inter in campionato domina ma anche in Champions League può dire la sua in maniera importante. La vittoria nel match di andata contro l’Atletico Madrid ha confermato quanto quella nerazzurra sia diventata una macchina con poche imperfezioni: le vittorie consecutive sono arrivate a 10 tra campionato, Supercoppa italiana e Champions League.

Al momento difficile pensare ad una squadra in grado di placare i nerazzurri, soprattutto se ritmi ed intensità in campo resteranno questi anche per le prossime partite. Quello che evince mette in evidenza una squadra in grado di avere forte continuità in termini di risultati e rendimento. Anche oggi contro il Lecce è stata messa in campo una prova super: la doppietta di Lautaro Martinez intervallata dalla rete di Frattesi e con il gol di De Vrij a chiudere il 4-0 finale.

Allegri e gli scudetti dei bianconeri

Nelle ultime partite l’Inter è parsa ineguagliabile nella lotta allo scudetto non solo a livello di risultati ma anche per prestazioni e dominio delle partite.

La Juventus sta vivendo una stagione abbastanza particolare dopo l’esclusione dalle Coppe europee. Massimiliano Allegri ha sempre ribadito che l’obiettivo principale è quello di tornare in Champions League.

Da quando è tornato Allegri, la Juve non ha mai vinto un titolo e non vince uno scudetto dall’addio di Sarri. Le parole di Allegri in conferenza stampa sulle mancate vittorie della Juve: “Qui devi cercare di vincere e tutti abbiamo questa ambizione, tutti facciamo il massimo per farlo. Poi ci sono anche le avversarie. Ho guardato i dati, gli scudetti della Juventus sono divisi così: 5 nell’era Carcano, 9 scudetti ora. Poi la Juve non ha mai vinto più di 2 scudetti di seguito”.

Conclude Max Allegri: “Vincere tre scudetti è difficilissimo e la Juve non l’ha mai fatto. La cosa straordinaria è stata fatta in questi anni, ora siamo in un momento di costruzione. Poi cerchiamo di vincere la Coppa Italia”.

Calhanoglu infortunato

Dopo la convincente vittoria ottenuta sul Lecce, la squadra di Simone Inzaghi ha dovuto fare a meno di Hakan Calhanoglu finito outdoor a causa di un problema fisico rimediato durante la seduta di rifinitura.

Il turco nella mattinata odierna si è sottoposto ad una serie di controlli presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano che hanno consentito allo staff medico nerazzurro di approfondire l’entità dell’infortunio subito. Gli esami, stando a quanto si legge nel bollettino diramato dalla società sul proprio portale online, hanno fatto emergere in particolare un “leggero risentimento muscolare all’adduttore lungo della coscia destra”.

Lo stato di salute del 30enne, fa sapere ancora l’Inter, “sarà rivalutato nei prossimi giorni” ma si esclude, al momento, la sua convocazione per la gara di recupero contro l’Atalanta in programma mercoledì 28 febbraio alle ore 20.45.

Tutto, in ogni caso, dipenderà dall’esito dei successivi test e dalle risposte che Calhanoglu fornirà ai medici e a Inzaghi. Il quale, alla luce del buon stato di forma di Kristjan Asllani, potrebbe anche decidere di concedere al classe 1994 ulteriore tempo per guarire al 100% in modo tale da averlo fresco e perfettamente recuperato nella trasferta del 9 marzo sul campo del Bologna.

In bilico il futuro di Allegri

Quattro partite senza trovare vittoria, due sconfitte e tanti dubbi su quella che è la resa dei calciatori in campo, nei singoli ma anche nel lavoro collettivo. Contro il Verona ci si aspettava una squadra diversa, ed invece la Juventus si è dovuta arrendere ad una squadra che ha saputo sfruttare le proprie occasioni. A questo risultato si aggiungono il pareggio contro l’Empoli che ha anticipato le sconfitte contro Inter e Udinese, entrambe di misura ed entrambe molto dolorose.

Si, perché dopo queste quattro nefaste partite, la Juventus rischia di scivolare al terzo posto e perdere terreno rispetto ad un Inter che ad oggi si sta dimostrando difficile da seguire. Allegri si aspettava qualcosa di più dai suoi giocatori, la piazza al tempo stesso si aspettava di più da un allenatore che in quel di Torino ha vinto tanto e raccolto risultati importanti.

Max Allegri lascerà la Juventus? La società bianconera farà le sue valutazioni da qui alla fine del campionato, ma sembra evidente come il futuro di Allegri sia tremendamente in bilico. Difficile, ad oggi, pensare di vedere l’allenatore toscano ancora seduto sulla panchina bianconera il prossimo anno.

Il tecnico del Bologna, Thiago Motta, è stato accostato in maniera forte alla Juventus, soprattutto dopo una stagione importante come quella dei felsinei, con la firma dell’allenatore italobrasiliano in calce. Si terranno in considerazione anche altre candidature.

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