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Importante vittoria per l’Empoli

Finisce 2-1 per gli azzurri toscani di mister Roberto d’Aversa, con Lorenzo Colombo grande protagonista con la rete del momentaneo 2-0 e l’assist per il primo gol di Gyasi. Per la Roma, rete del 2-1 definitivo di Eldor Shomurodov. Inatteso tonfo della Roma di Daniele De Rossi nella seconda giornata di campionato, all’Olimpico contro l’Empoli.

Merito dell’Empoli che sorprende i giallorossi prima con Gyasi e poi con Colombo dal dischetto, rendendo inutile la rete di Shomurodov ma soprattutto rovinando la serata di Paulo Dybala, acclamato dal pubblico dopo il no all’offerta araba e costretto ad assaggiare l’amaro sapore della sconfitta nella partita forse più importante della sua storia nella Capitale.

L’Empoli gioca meglio, trovando spazio tra le linee giallorosse e alla fine, nonostante il forcing giallorosso, vince all’Olimpico per 2-1.

Vittoria convincente per il club nerazzurro

Nella seconda giornata di serie A l’Inter vince e convince a San Siro e lo fa superando il Lecce 2-0 grazie alle reti di Darmian dopo appena cinque minuti di gioco e di Calhanoglu, a segno al 24′ del secondo tempo su rigore, il 17/o consecutivo a segno, nessuno come lui in serie A.

Contro i giallorossi la coppia d’attacco è formata da Taremi e Thuram. I nerazzurri sbloccano il risultato immediatamente. Taremi prolunga di testa un cross di Dimarco, Darmian è pronto e insacca di testa: 1-0 al 5′. Il Lecce sbanda e al 14′ rischia di subire il colpo del ko: Barella calcia, Baschirotto salva. I padroni di casa gestiscono il gioco e non hanno bisogno di accelerare, la reazione del Lecce nel primo tempo non si concretizza: Sommer deve sporcarsi i guanti solo per un paio di cross.

L’Inter alza il ritmo in avvio di ripresa per chiudere i conti. Al 49′ Thuram, innescato da Barella, non inquadra la porta. L’attaccante ci riprova al 53′ dopo un’azione confusa, Falcone para. Il sipario sul match cala al 68′. Gaspar trattiene Thuram, rigore: Calhanoglu non sbaglia dal dischetto, 2-0. Il Lecce batte un colpo solo al 92′: Berisha ci prova, Sommer para. Finisce 2-0. Prestazione vittoriosa per i nerazzurri.

Tripletta per il Napoli

Il Napoli di Conte convince con la prima vittoria in campionato e, restando in attesa dell’inserimento dei nuovi acquisti – Lukaku prima di tutti -, supera il Bologna per 3-0, riscattandosi dopo la disfatta di Verona nella giornata di esordio in campionato.

La strada del successo per gli azzurri viene spianata da un gol di Di Lorenzo nel recupero del primo tempo, ma il vero mattatore della serata è Kvaratakhelia, autore di un assist e un gol e soprattutto di una prova estremamente convincente.

Il sigillo finale sul risultato è di Simeone grazie a un assist fornito dal nuovo acquisto Neres il quale riesce a essere decisivo pur avendo giocato soltanto per otto minuti. Con il passare del tempo Conte sembra riuscire a trasferire alla squadra la sua grinta, la sua forza morale e gli effetti sul campo di vedono.

Prestazione superlativa per i partenopei.

Un pareggio per i toscani

Si conclude sullo 0-0 una gara molto intensa tra Empoli e Monza allo stadio Castellani.

Pochissime le occasioni da gol viste in campo, ma tante battaglie e duelli sul terreno di gioco, con i toscani più propositivi rispetto ai lombardi. Una partita davvero particolare se consideriamo che i due tecnici l’hanno vissuta non da bordo campo, ma a pochi metri l’uno dall’altro in tribuna.

Infatti sia D’Aversa dell’Empoli, sia Nesta del Monza, entrambi all’esordio in campionato con i loro nuovi club, erano squalificati. Dagli spalti hanno cercato di fornire qualche indicazione osservando la partita dall’alto. Ne è emersa una gara combattuta, ma come detto, poche le azioni degne di nota.

Poker dei bergamaschi

Il ballo dei debuttanti regala un lunedì da sogno a Brescianini, a Retegui e a tutta l’Atalanta. Proprio grazie ai suoi due nuovi acquisti, esordienti al Via del Mare, la formazione di Gasperini si è infatti imposta per 4-0 sul Lecce nella sfida valida per la prima giornata di campionato.

Ad aprire le marcature è il centrocampista, ex Frosinone, che realizza l’1-0 al 35′.

In chiusura della prima frazione di gioco, l’attaccante della nazionale segna il 2-0. L’ex Genoa si ripete al 12′ della ripresa, mentre Brescianini va ancora in rete al 21′ approfittando dell’ennesimo errore in copertura del Lecce.

Ottimo esordio per il club bianconero

La Juventus targata Thiago Motta esordisce in modo ottimale. Il debutto stagionale è contro il Como ed il finale è tutto dalla parte dei bianconeri: un 3-0 arrivato con tante occasioni e buone trame di gioco. Apre le danze Mbangula, quindi Weah allo scadere del primo tempo e Cambiaso nel recupero della ripresa, con i primi 3 punti messi in cascina e la vetta della classifica conquistata.

Registriamo anche due pali, un gol annullato per fuorigioco millimetrico e tante indicazioni. Il Como è stato comunque in partita, nonostante il risultato rotondo dopo il novantesimo, come confermato anche dalle parole di Cesc Fabregas nel post gara.

L’entusiasmo del Como per il ritorno nel calcio che veramente conta dura però solo 20 minuti, così come la sua partita allo Stadium. Troppo forti i bianconeri per la formazione lariana.

Arrivano 3 punti importantissimi per l’Empoli

Strepitosa vittoria per l’Empoli che vale la permanenza in Serie A. La gara si conclude con i fuochi d’artificio e con migliaia di persone in campo. Una vittoria soffertissima per i toscani che alla fine hanno fatto l’impresa. Ogni errore può essere determinante. Per questo al primo minuto il cartellino giallo per Gyasi, dopo una sbracciata larga su Angelino mette paura alla panchina dell’Empoli. Empoli batte la Roma in casa con un gol di Niang al 93′.

Arriva il vantaggio dei toscani al 13′, quando Gyasi sfrutta una leggerezza di Angelino ed entra in area in velocità servendo al centro Cancellieri che controlla e segna il gol del vantaggio davanti a Svilar. Al 17′ tentativo dal limite di Dybala: il mancino dell’argentino finisce di poco alto sopra la porta di Caprile.

Un minuto dopo arriva, sugli sviluppi di una punizione, il gol di Cristante: il cross di Dybala è molto buono e trova Cristante di testa, il centrocampista era già in fuorigioco. Due miracoli di Caprile prima su Cristante, poi su Abraham e quindi il tap-in del mediano che segna, ma il gol viene annullato.

Esattamente al 45′ arriva il pareggio della Roma con un colpo di testa in piena area, solo soletto dell’algerino Aouar, prono a sfruttare da due passi un crosso dalla sinistra.

Quando siamo 3 minuti oltre il 90′ torna in avanti l’Empoli con il gol di Niang che di destro supera Svilar a 2 minuti dal termine. Si perde molto tempo nell’esultanza e al 96′ l’arbitro Massa fischia tre volte per terminare una gara che dà il via alla terza salvezza consecutiva e alla invasione di campo.

Una vittoria decisiva per i toscani che sancisce la permanenza in Serie A

Il club bianconero chiude in bellezza

I bianconeri ritrovano i tre punti che mancavano dal 7 aprile scorso grazie a Chiesa e Alex Sandro che firmano il 2-0 contro il Monza: la Juve di Montero, traghettatore dopo l’esonero di Massimiliano Allegri, sorpassa il Bologna ma per il raggiungimento del terzo posto bisognerà aspettare l’Atalanta. La Juve chiude il campionato con una vittoria.

Per Sandro è l’ultima di 327 partite in bianconero, un numero di giornate che tra i giocatori stranieri alla Vecchia Signora è eguagliato soltanto da Pavel Nedvěd. Il brasiliano chiude in bellezza e scoppia in lacrime quando, uscendo dal campo al 74esimo, è salutato dall’ovazione dell’Allianz Stadium.

La Juventus termina terza a 71 punti, tre lunghezze sopra al Bologna. Un anno fa, senza la penalizzazione da dieci punti decisa dalla giustizia sportiva, i bianconeri avrebbero concluso il campionato a quota 72, terzi a pari merito con l’Inter.

Al 26esimo Milik serve Chiesa che affronta e supera D’Ambrosio, avanza dalla sinistra e, arrivato al limite dell’area piccola, trafigge Sorrentino con il mancino sul primo palo: Juventus in vantaggio.

Al 28esimo calcio d’angolo per i bianconeri dalla destra, lo batte Fagioli, Alex Sandro è affrontato da Dany Mota che alza pericolosamente un piede in gamba tesa, il brasiliano incorna e mette in rete: raddoppio dei bianconeri.

Il club rossonero pareggia

Una serata entusiasmante a San Siro. Milan e Salernitana si fermano sul punteggio di 3-3, un risultato di per sé clamoroso ma che non sposta gli equilibri. Una partita che non aveva nulla da dire per la classifica ma che per Stefano Pioli ha molti significati. Per l’ultima volta è entrato a San Siro da allenatore rossonero, per l’ultima volta ha camminato nell’area tecnica del Milan, per l’ultima volta ha rivolto lo sguardo agli spalti gremiti che lo hanno applaudito.
Non arriva la vittoria sulla Salernitana; la squadra di Colantuono già retrocessa strappa un pari complice qualche errore di troppo in difesa. Solita pecca del Milan che si fa rimontare fino al 3-3 con la doppietta di Simy e la rete di Sambia sul finale. Ma il risultato non conta, almeno per questa sera di addii. Contano solo gli abbracci, i sorrisi e i gesti d’affetto rivolti a Pioli.

Il primo tributo arriva dalla squadra e dallo staff, un abbraccio avvolgente prima del fischio d’inizio quando lo hanno applaudito a lungo al centro di un cerchio. Tutto lo stadio ha seguito la squadra nel ringraziare l’allenatore. Gesti d’affetto arrivano soprattutto da Rafael Leao che, dopo aver sbloccato la partita con un gol di rapina su papera clamorosa di Fiorillo, corre dal suo allenatore per abbracciarlo. “Il tuo nome è entrato nella storia del Milan – il messaggio d’affetto scritto su Instagram dal portoghese nel pomeriggio -, grazie per avermi aiutato a inserire il mio nome nell’elité del calcio e a conquistare un posto importante in questa grande società. Te ne sarò sempre grato”.

Finisce un ciclo guidato da Pioli e che ha avuto anche tanti protagonisti. Alcuni rimangono, altri lasciano come Olivier Giroud che si congeda come sa meglio fare: con un gol.

L’Empoli conquista un punto in zona salvezza

Si conclude 1-1 dopo oltre 100 minuti di gioco la sfida tra Udinese e Empoli in zona salvezza.

Finale al cardiopalma al Bluenergy Stadium, dove gli azzurri trovano il gol del vantaggio al 90′, ma vengono rimontati all’ultimo respiro dai friulani. Azzurri adesso obbligati a fare risultato con la Roma per sperare nella salvezza.

Un finale al cardiopalma che purtroppo non premia l’Empoli. Al termine di una partita infinita, l’Udinese strappa un pareggio preziosissimo sul proprio campo contro l’Empoli, che rimane al terzultimo posto in solitaria e adesso sarà obbligato a fare risultato all’ultima giornata contro la Roma. Una gara tiratissima, dove praticamente non succede quasi niente per 90′, ma che farà parlare per le decisioni arbitrali prese da Guida. Prima fra tutte il gol di Maleh nel primo tempo annullato agli azzurri, per una presunta gomitata di Niang che lascia parecchi dubbi.

Si arriva poi nel finale, dove al 90′ Cambiaghi si conquista un calcio di rigore che Niang realizza e che sembra mettere la parola fine sulla partita. Non è così, perché in unr recupero lunghissimo, al 114′ Fazzini compie un fallo in area su Bijol, che regala il rigore all’Udinese, realizzato da Samardzic, che fa esplodere lo stadio. Con questo risultato infatti l’Udinese si mantiene a un punto dall’Empoli terzultimo. Adesso si fa dura per gli azzurri, che dovranno fare l’impresa in casa contro una Roma ancora a caccia di un posto europeo.

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