Vittoria entusiasmante al Franchi per i Viola

La Fiorentina vive un buon momento e ospita la Roma al Franchi, nella sfida che chiude la nona giornata di Serie A. I viola devono fare i conti con l’assenza di Gudmundsson ma recuperano Kean a tempo di record. Nella Roma c’è Dybala dal primo minuto accanto a Pellegrini, alle spalle di Dovbyk nel classico 3-4-2-1 di Juric. Angelino schierato da esterno, con Hermoso che torna dunque titolare come terzo di difesa. Da segnalare la presenza di Pisilli per Konè dal primo minuto.

A Roma c’è una certa abitudine negli ultimi anni, al tutti contro tutti, Dybala si o no, manca il terzino destro, peraltro tutti interrogativi legittimi. E allora, allora la famiglia Friedkin dovrebbe prendere una posizione netta, si continua, si vende, si costruisce una società con dirigenti competenti? E lo stadio è o no è la conditio sine qua non per continuare o lasciare? Domanda da un milione di dollari, anche se la famiglia americana di dollari in questa campagna acquisti ne ha tirati fuori parecchi, non si vede la luce.

La Roma ha mostrato troppe lacune, nella fase difensiva, e con troppi giocatori in fase offensiva che non tornavano, lasciando troppi spazi alla Fiorentina, e perdendo tutti i duelli in ogni parte del campo. Una sconfitta pesante, netta, che non lascia spazio a dubbi. Per Juric quella del Franchi potrebbe essere l’ultima panchina da allenatore capitolino visto che la sua squadra è stata non solo battuta, ma ha dato preoccupanti segnali di black out proseguendo nel solco di un momento “no” solo momentaneamente interrotto col successo di giovedì scorso in Europa League.

I padroni di casa sono bravi e fortunati a indirizzare la gara a proprio favore fin dai primi minuti, con gli uomini di Palladino che hanno il predominio territoriale e che hanno gioco facile di una squadra giallorossa oggettivamente in difficoltà. La situazione Roma è talmente grave che Juric poco dopo la mezz’ora opera subito due cambi con Koné e Zalewski che prendono il posto di Cristante ed Angelino. I frutti si vedono subito per gli ospiti alla luce del fatto che uno dei neo entrati, Koné, con un destro da fuori area batte De Gea e riapre momentaneamente la partita. I timori in casa viola durano però due giri di lancette con Bove, esaltante davanti alla sua ex squadra, che serve un assist a Kean che anticipa tutta la difesa della Roma e fa tre a uno.

Ad inizio ripresa Juric cambia nuovamente la sua Roma togliendo l’ammonito Mancini ed inserendo Baldanzi, passando ad un più offensivo 4-2-3-1. Il cambio tattico però non sortisce effetto visto che Bove chiude la pratica già al 52′ al termine di una strepitosa azione corale viola. Gli ospiti accusano e fanno collezione di cartellini gialli, tre in dieci minuti, ovvero Pisilli, Koné ed Hermoso, quest’ultimo poi espulso al 65′. Quando una punizione di Dybala viene deviata sul palo da De Gea i giallorossi capiscono che è definitivamente notte fonda. L’argentino lascia il campo poco dopo per dare spazio ad Hummels al suo esordio in Serie A ed autore fra l’altro di un autorete su colpo di testa di Kouame. Nel finale di partita spazio per l’esperimento di Martinez Quarta a centrocampo e Svilar che evita un’umiliazione ancora peggiore ai suoi, dicendo almeno altre tre volte no ad una comunque Fiorentina esagerata.

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