La vittoria del Parma poteva arrivare al Tardini ma il rigore di Bonny, sbagliato all’ 83′, ferma a metà la rimonta degli emiliani. Finisce in parità con l’Empoli. Parma timido nel primo tempo e scatenato nel secondo: Charpentier riacciuffa il pareggio all’ 81′ con una rasoiata centrale rasoterra che inganna Vasquez e, dopo un solo minuto, si trasforma in un regista di centrocampo con un pallone in profondità per Almqvist che cade a terra e conquista un calcio di rigore che poteva valere il raddoppio. Si salvano i toscani che hanno iniziato discretamente nel primo tempo, con una rete di Fazzini su assist di Gyasi, e chiuso malissimo la gara sotto il dominio del club emiliano. Il Parma di Pecchia si ferma al terzo pareggio consecutivo ed ora è al 16esimo posto a quota 8 punti. L’Empoli di D’Aversa, dopo due sconfitte consecutive, torna a far punti: decimo posto e 11 punti raggiunti in nove giornate.
La sfida salvezza tra Parma ed Empoli comincia all’insegna dell’amicizia, anzi del gemellaggio quarantennale tra le due tifoserie. E il clima buonista si trasmette anche ai giocatori, che per la prima mezz’ora sonnecchiano. Gli attacchi gialloblu cozzano contro il guardingo 3-4-2-1 dell’ex di turno D’Aversa, molto applaudito al primo ritorno al Tardini.
Pecchia opera due cambi rispetto al pareggio con il Como e dispone il Parma con il 4-1-4-1. Assenza importante, invece, per D’Aversa che deve fare a meno di Sebastiano Esposito: sulla trequarti alle spalle di Colombo c’è Solbakken dal 1′ insieme a Fazzini. Per il resto confermata in toto la formazione dell’Empoli (3-5-2) che ha affrontato il Napoli nel turno precedente.
Proprio il tecnico degli emiliani, a pochi minuti dall’inizio del match, ha commentato così la sfida con D’Aversa: “La storia di Roberto è più importante. Due salvezze in Serie A. Mi piacerebbe seguire il suo percorso in un club così ambizioso: è sempre motivo di grande soddisfazione.”