Retegui: istinto da bomber !

Un taglio da bomber vero e da attaccante di razza. Un movimento ormai “defunto” tra i centravanti dell’era moderna e rispolverato dall’italo-argentino in maniera impeccabile ed efficiente. Retegui è pronto a trascinare i rossoblù nel corso della stagione, e Gilardino, a fine gara, ha confermato le grandi doti del suo centravanti.

Dopo un inizio di stagione decisamente complicato, il Genoa è pronto a recitare una parte da protagonista nel tentativo di raggiungere la salvezza con largo anticipo, per poi valutare nuovi potenziali obiettivi stagionali. Gilardino si aggrapperà al suo nuovo bomber, ma la sensazione è che l’assetto tattico del Genoa abbia raggiunto un equilibrio definitivo con il nuovo (vecchio) 3-5-2.

Gilardino potrebbe confermare definitivamente questa impostazione tattica, promuovendo De Winter e Martin titolari. L’ex Empoli e Juventus ha ben figurato nel ruolo di centrale-destro, affiancato da Bani e Dragusin. Martin, dal canto suo, ha ben impressionato nel ruolo di laterale sinistro a tutta fascia. La sensazione è che in caso do 3-5-2, il terzino sinistro titolare sarà Martin, mentre in caso di 4-3-2-1, il titolare sarà Vasquez.

Sorride Mourinho: la Roma vola !

Prima vittoria in campionato della Roma e torna in sereno in casa giallorossa. Sorride Mourinho, il quale potrà preparare al meglio il prossimo appuntamento europeo e le prossime sfide in campionato. Super Dybala, autore di una doppietta. Bene anche Lukaku e Cristante. L’attaccante belga ha messo in mostra il suo repertorio da prima punta: gioco di sponda e lavoro “sporco” in fase offensiva. Mourinho si coccola il suo nuovo centravanti e può tornare a sorridere.

Prestazione da incorniciare anche per Cristante, il quale potrebbe vestire definitivamente i panni i mezz’ala e incidere maggiormente in zona offensiva. Gol e assist contro l’Empoli, oltre a una prestazione maiuscola anche in fase di non possesso. Con l’arrivo di Paredes in cabina di regia, la sensazione è che Cristante possa trasformarsi definitivamente in mezz’ala.

Mourinho farà le sue scelte nel corso delle prossime settimane. Occhio, però alla doppia nota stonata. Pellegrini e Aouar non hanno preso parte alla sfida dell’Olimpico a causa di alcuni acciacchi fisici. Le condizioni del capitano giallorosso saranno valutate con calma nel corso della prossima settimana. La sua presenza resta a forte rischio anche in vista della prossima 5^ giornata di Serie A.

Il Napoli ha bisogno dell’erede di Kim

Sostituire il miglior difensore del campionato non è semplice per nessuno. Figuriamoci per i campioni di Italia, che tanta difficoltà hanno incontrato nell’individuare il giusto elemento al giusto prezzo. La girandola di nomi consumata in estate, alla fine, ha portato ad un nome tra i meno battuti dalle prime pagine: quello di Natan. Eppure dopo tre giornate, il conto dei minuti in campionato segna zero assoluto.

Insomma, non il massimo per un calciatore arrivato col peso e con le stigmate dell’erede di Kim. Il sud coreano ha lasciato un vuoto enorme nel reparto arretrato azzurro, che ora è esposto a magre figure quando si tratta di mettere una pezza su cinquanta metri di campo scoperto. La partita contro la Lazio ha mostrato il fianco di una linea che non può pensare di poggiarsi interamente su Rrhamani e Juan Jesus: due elementi assolutamente validi, ma dalle caratteristiche lontanissime rispetto a quelle messe in scena da Kim.

Per continuare a giocare il proprio calcio, gli azzurri hanno endemicamente bisogno di un calciatore capace di tenere alta la linea difensiva. E senza questo, oppure se Natan dovesse rivelarsi non all’altezza, per Garcia potrebbero essere in arrivo pessime notizie: dover rivedere l’intero impianto di pressione e difesa del suo Napoli. E forse, del suo intero progetto.

Il comunicato della Juventus sull’infortunio di Pogba

Buone notizie in casa Juventus dopo lo spavento di ieri al termine di Empoli-Juventus, quando Paul Pogba aveva accusato un fastidio muscolare.

Un calvario, quello del centrocampista francese, che per una volta sembra non avere esiti disastrosi. Al termine del match vinto dalla Juventus per 2-0 con i gol di Danilo e Chiesa, tra i quali Pogba aveva anche segnato per poi vedersi annullata la rete, il francese era uscito dolorante dal campo. “Ha sentito una fitta dietro, aveva fatto una buona mezz’ora, perciò dispiace”, aveva dichiarato Allegri. Buona la partita svolta da Pogba fino a quel momento, entrando con personalità e sembrando per la prima volta quello sul quale la Juventus aveva puntato l’anno scorso.

Paul Pogba, lo staff, e i tifosi, quindi, possono tirare un sospiro di sollievo. Il francese sta bene e ha già iniziato il percorso riabilitativo. Probabile un suo rientro già subito dopo la sosta delle Nazionali. La Juventus torna in campo sabato 16 settembre nella super sfida contro la Lazio. Il primo scontro diretto della stagione per i bianconeri, la prima occasione per dimostrare che lo scudetto è il vero obiettivo del club e che, non dovendo sostenere altri impegni, la Juventus può ambire al titolo.

L’Inter e l’incubo del calciomercato

Quando, pochi mesi fa, chiudeva i colpi Frattesi e Thuram, soffiandoli sotto il naso delle sue avversarie, l’Inter sembrava destinata a essere la padrona del mercato. Stava per incassare oltre 50 milioni di euro per Onana, ma aveva già pronti due sostituti, e nel frattempo stava per chiudere con Lukaku e per siglare il colpo Samardzic. Nella situazione di ristrettezza economica dovuta all’infinita crisi di Suning, i nerazzurri erano prossimi a concludere un capolavoro, rinnovando la rosa ma mantenendola di altissimo livello. Oggi, la situazione è invece radicalmente diversa.

Il caso Lukaku è scoppiato tra le mani della dirigenza, così come quello Samardzic. Non si può dare tutte le responsabilità alla dirigenza per queste due situazioni, ma la mancanza di alternative serie dimostrata subito dopo dovrebbe far riflettere. Saltato il belga, Marotta ha ripiegato su due cavalli di ritorno, entrambi ultratrentenni, come Arnautovic e Sanchez. Il cileno, addirittura, doveva aver concluso la sua esperienza in nerazzurro un anno esatto fa, e ora si ritrova nuovamente interista.

I già citati Arnautovic e Sanchez sono appunto dei ripieghi emergenziali, che insieme andranno a costare oltre 6 milioni per una sola stagione. E l’affare Pavard risente degli ostacoli posti dal Bayern, poco convinto dell’operazione. Per una difesa che ha perso Skriniar e trovato il solo Bisseck, questo potrebbe essere un grosso guaio.

L’unica consolazione, se così si può chiamare, è il fatto che la situazione dell’Inter non è unica in Serie A. Molti club italiani hanno confermato, questa estate, una carenza di idee e prospettive, risultando spesso incapaci di andare al di là dei soliti nomi che girano da mesi, accostati ora a un club ora a un altro. Certo, dalla squadra finalista della Champions League forse sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di più.

“Rigore? Non avevo dato quello su Chiesa…” sostiene Di Bello

Non si fermano le polemiche che hanno scorso il campionato di Serie A già alla seconda giornata. In particolare è stata Juventus-Bologna a finire sotto la lente d’ingrandimento, dopo un episodio accaduto durante il match finito 1-1.

L’episodio riguarda un intervento al 71′ minuto di Iing Junior su Ndoye, attaccante del Bologna atterrato in area di rigore dopo il tiro di Zirkzee ribattuto da Perin. In quel caso Marco Di Bello non ha avuto dubbi, nessun rigore e contatto giudicato regolare da parte dell’arbitro. Un mancato intervento anche del Var che ha scatenato le proteste della panchina rossoblù e, al termine della gara, anche dell’AD Claudio Fenucci che ha gridato allo scandalo.

Evidente l’errore di Marco Di Bello. Un errore grave che ha penalizzato il Bologna, in quel momento in vantaggio 1-0. La prima risposta del direttore di gara alla panchina del Bologna che aveva chiesto spiegazioni è stata “Sono arrivati entrambi insieme, non è fallo”.

Un giudizio comunque errato o che, quantomeno, avrebbe dovuto richiedere l’intervento del Var che, invece non è mai arrivato. Il Corriere dello Sport, tuttavia, fa emergere ulteriori dettagli, altre spiegazioni date da Di Bello ai dirigenti del Bologna.

Infortunati Milan e il ritorno di Ibrahimovic

Pioli dovrà fare i conti con l’elenco degli infortunati in vista dei prossimi impegni in campionato e Champions League, prima della pausa Mondiale. Non è escluso che il tecnico rossonero possa recuperare subito Diaz.

Il fantasista spagnolo, dopo una super prestazione in campionato contro il Monza, ha accusato un leggero affaticamento muscolare. Allarme praticamente già rientrato, ma non è escluso che il numero 10 del Milan possa accomodarsi in panchina nella sfida europea.

Confermati i ritorni di Calabria e Florenzi per il prossimo gennaio 2023, mentre restano da valutare i tempi di recupero di Ibrahimovic. L’attaccante svedese procede spedito verso il ritorno con il suo piano recupero personalizzato.

Infortunati Milan, le condizioni di Maignan: mondiale a rischio?

Massima attenzione anche alle condizioni di Maignan e ai suoi tempi di recupero. Il portiere francese, dopo la recente ricaduta al polpaccio, potrebbe stare fuori per altri 15-20 giorni. Maignan dovrebbe tornare in campo per la 14^ o 15^ giornata di campionato.

Juventus: Dusan Vlahovic rammaricato

Dusan Vlahovic è arrivato tra le file della Juventus con il massimo dell’entusiasmo da parte dei tifosi bianconeri. Ha vissuto fin qui, però, anche dei momenti non semplicissimi, come lui stesso ha avuto modo di riferire. Queste le sue parole.

La Juventus ha nel mirino la gara da disputare contro il Benfica, questa sera alle ore 21:00. Adesso è vietato sbagliare, dal momento che in ballo ci sono da una parte l’eventuale passaggio del turno, dall’altra l’eventuale ancoraggio all’Europa League.

Di quanto vissuto in questo 2022, che non ha soddisfatto propriamente le aspettative dei tifosi bianconeri, ha voluto parlare anche lo stesso Dusan Vlahovic. Il rammarico per l’attaccante serbo è tanto, ma resta comunque la voglia di reindirizzare il cammino insieme ai propri compagni.

Ai microfoni di ‘TNT Sports Brasil’ ha perciò parlato così Dusan Vlahovic, dicendo la sua su questo inizio di stagione non semplice: “Il 2022 poteva andare meglio sul piano personale e collettivo. Tutti i giorni voglio fare di più, voglio migliorare. Sempre si può migliorare e io cerco sempre di essere più forte del giorno prima”. “Non saprei – ha confessato – dare una valutazione esatta, ma si poteva fare meglio“.

Milan, rinnovo contrattuale

Il Milan, reduce dalla vittoria ottenuta ai danni del Verona, continuerà infatti ad allenarsi in vista della prossima gara in programma sabato contro il Monza. Paolo Maldini e Frederic Massara, dal canto loro, proveranno a blindare un big seguito da mezza Europa e avvicinarsi il più possibile alla fumata bianca.

Si lavora al rinnovo contrattuale di Leao.

La prima opzione in particolare, stando a quanto riportato nell’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’, prevede una proposta da 7 milioni netti con annesso risarcimento in favore dello Sporting. Nel caso in cui il Milan non dovesse invece partecipare al saldo destinato al Lisbona, allora per Leao sarebbe pronta “una super offerta” compresa tra i 10 e i 12 milioni.

Un bel salto in ogni caso per l’ala sinistra, che attualmente percepisce 1.8 milioni all’anno. Oggi andrà in scena un summit con il suo entourage per fare il punto della situazione ed iniziare a definire i contorni economici dell’operazione. Nell’ambiente, al momento, regna un certo ottimismo ma centrare l’obiettivo richiederà una certa dose di pazienza. Maldini e Massara sono al lavoro, i tifosi intanto incrociano le dita.

Che delusione per Ronaldo: è ufficiale, superato da Vlahovic!

I primi risultati del Pallone d’Oro sono una grande delusione per Cristiano Ronaldo: già svelata la sua posizione.

È la giornata del Pallone d’Oro a Parigi. Nella capitale francese è già tutto pronto per l’assegnazione del primo individuale più importante nel mondo del calcio e la rivista ‘l’Equipe’ ha cominciato a svelare il posizionamento dei 30 finalisti in gara. La sensazione è che non dovrebbero esserci troppe incertezze. Difficile assegnarlo a un giocatore diverso da Karim Benzema, che durante la scorsa stagione si è distinto a livello internazionale e nazionale col Real Madrid.

Il capitano dei blancos potrebbe inoltre essere premiato proprio dall’ex tecnico dei marinisti ovvero Zinedine Zidane, il quale è l’ultimo francese ad aver ottenuto il riconoscimento nel 1998.

Ad ogni modo, si preannuncia una cerimonia differente anche perché con interpreti del tutto nuovi in quanto negli ultimi anni il podio è stato un monopolio di Leo Messi e Cristiano Ronaldo, i principali calciatori a contendersi il Pallone d’Oro.

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