Non si fermano le polemiche che hanno scorso il campionato di Serie A già alla seconda giornata. In particolare è stata Juventus-Bologna a finire sotto la lente d’ingrandimento, dopo un episodio accaduto durante il match finito 1-1.
L’episodio riguarda un intervento al 71′ minuto di Iing Junior su Ndoye, attaccante del Bologna atterrato in area di rigore dopo il tiro di Zirkzee ribattuto da Perin. In quel caso Marco Di Bello non ha avuto dubbi, nessun rigore e contatto giudicato regolare da parte dell’arbitro. Un mancato intervento anche del Var che ha scatenato le proteste della panchina rossoblù e, al termine della gara, anche dell’AD Claudio Fenucci che ha gridato allo scandalo.
Evidente l’errore di Marco Di Bello. Un errore grave che ha penalizzato il Bologna, in quel momento in vantaggio 1-0. La prima risposta del direttore di gara alla panchina del Bologna che aveva chiesto spiegazioni è stata “Sono arrivati entrambi insieme, non è fallo”.
Un giudizio comunque errato o che, quantomeno, avrebbe dovuto richiedere l’intervento del Var che, invece non è mai arrivato. Il Corriere dello Sport, tuttavia, fa emergere ulteriori dettagli, altre spiegazioni date da Di Bello ai dirigenti del Bologna.