Cinquina dell’Inter

Cinque le reti in un tempo e i fischi del Bentegodi: una figuraccia. La ripresa è traumatica per l’Hellas Verona che crolla contro l’Inter e prova a correre immediatamente ai ripari: la squadra va in ritiro.

E’ questa la decisione della dirigenza scaligera, mentre sui social i tifosi manifestano tutto il proprio disappunto per la brutta prestazione e sul banco degli imputati torna il tecnico Paolo Zanetti. Ad annunciare il ritiro fino a data da destinarsi è stato lo stesso club gialloblù con un comunicato apparso sui canali ufficiali: “Hellas Verona FC comunica che a partire dalla serata di oggi, sabato 23 novembre, la squadra andrà in ritiro fino a data da destinarsi”.

Gara senza storia al Bentegodi. L’Inter archivia la pratica nel primo tempo aprendo le danze con Correa, poi due volte Thuram, De Vrij e Bisseck mettono la sfida in ghiaccio. Nella ripresa non succede quasi nulla, i nerazzurri si limitano a gestire e il Verona non prova mai a impensierire la retroguardia nerazzurra.

Il Verona si schiera a specchio con i nerazzurri (3-5-2). Zanetti opta per la difesa con il recuperato Dawidowicz insieme a Magnani e Daniliuc. Tchatchoua e Bradaric sugli esterni, in mediana ci sono Harroui, Belahyane e Serdar. Il tandem offensivo è formato da Tengstedt e Mosquera.

Le scelte di Inzaghi: nemmeno in panchina Lautaro Martinez, rimasto a Milano causa febbre. Al suo posto gioca Correa in coppia con Thuram. A centrocampo pesa l’assenza di Calhanoglu, sostituito da Asslani che completa la mediana con Barella e Mkhitaryan. Darmian Carlos Augusto fanno rifiatare Dumfries e Dimarco sugli esterni, mentre davanti a Sommer agiranno Bisseck, Acerbi e Bastoni.

Nonostante un avvio di gara non positivo dei nerazzurri, con il Verona per due volte vicino la rete del vantaggio, Inzaghi chiede ai suoi uomini di giocare tra le linee a centrocampo per arginare la densità del pressing avversario e di lanciare in profondità verso gli attaccanti: per tre volte consecutive l’Inter trova così la rete grazie al passaggio filtrante verso Thuram e Correa che imbucano i difensori avversari.

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