Il Toro perde dopo aver giocato 70’ in 10 uomini e soprattutto perde il suo uomo migliore: Zapata. Stavolta è terribile la notte di San Siro per il Torino che a metà agosto aveva pareggiato con il Milan alla prima giornata. Mentre torna radiosa l’Inter che in casa l’ultima volta aveva perso il derby: 3 punti firmati dalla tripletta di Thuram che proiettano la squadra di Simone Inzaghi momentaneamente al secondo posto, in attesa della risposta della Juventus.
I granata vengono sconfitti per 3-2, ma oltre al danno rischiano la beffa di perdere per tanto tempo il loro bomber, uscito nel finale in barella con le mani tra i capelli per un problema al ginocchio sinistro. Novanta minuti di grande sofferenza per la squadra di Vanoli, confinato in tribuna dalla squalifica. Non basta l’orgoglio: seconda sconfitta consecutiva in campionato, trascinata giù da una difesa che continua a fare acqua. Mentre la classifica comincia ad assumere contorni più reali.
L’1-0 è fin troppo facile per la squadra di Inzaghi che in superiorità numerica fa girare la testa al Torino, che rischia di subire in più occasioni il secondo gol. Il Torino sembra già al tappeto, lo rianima subito Zapata che riaccende le speranze granata con un gol da vero bomber: sfrutta il contrasto tra Gineitis e Bisseck e da due passi buca Sommer con un piattone sotto la traversa. E’ 2-1, il Torino è vivo, nonostante tutto. Anche grazie a Milinkovic-Savic che al 40’ nega a Di Marco il gol. Una vitalità che mostra anche ad inizio ripresa, almeno fino alla tripletta di Thuram che arriva all’ora esatta di gioco. Prima del rigore di Vlasic a 4’ dal termine (contatto Masina-Calhanoglu) che lascia aperto ancora uno spiraglio, c’è l’infortunio di Zapata che farà passare ore agitate.