E’ il club bianconero di scena ieri sera all’Olimpico di Roma, capace di rimandare l’appuntamento con la storia dell’Atalanta e di conquistare la sua quindicesima Coppa Italia. Merito di un Dusan Vlahovic da applausi che porta in vantaggio la Juventus dando un indirizzo tutto bianconero alla finalissima e tenendo la Dea in costante pericolo grazie alle sue micidiali ripartenze.
E’ dell’attaccante serbo anche il raddoppio annullato dal Var che avrebbe vinto il match a metà ripresa e che si chiude invece sull’1-0, maturato a quattro minuti dal via. Il tutto per la gioia del popolo juventino e di Massimiliano Allegri, espulso per proteste nel finale infuocato, che porta a casa un altro titolo, l’ennesimo della sua storia a Torino. Ma stavolta a conclusione di un triennio difficile, e chissà se ora la fine di un ciclo potrà vivere ripensamenti in positivo, a favore del tecnico al passo d’addio. E’ grande la delusione della squadra di Gasperini che, data per favorita questa volta, ha dovuto rinunciare per la terza volta a vincere il trofeo nazionale.
Gasperini, senza Scamacca squalificato, schiera De Ketelaere da falso nove con alle spalle Koopmeiners e Lookman. De Roon sulla linea dei difensori, Pasalic a centrocampo. Allegri sceglie Nicolussi Caviglia a centrocampo. In porta Perin, in attacco la coppia Chiesa-Vlahovic.