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I Partenopei vincono lo Scudetto

Il Napoli vince lo scudetto grazie alla partita decisiva, quella in casa contro il Cagliari, che termina 2-0. McTominay sblocca il match e scaccia la paura con una prodezza in rovesciata, Lukaku spegne le speranze dell’Inter nel secondo tempo. I partenopei conquistano il quarto tricolore della loro storia. Da una parte, la formazione guidata da Antonio Conte imbattuta da undici giornate di campionato e reduce dal secondo pareggio consecutivo colto sul campo del Parma (0-0). Dall’altro lato, invece, gli uomini di Davide Nicola freschi di salvezza raggiunta grazie al successo in goleada strappato ai danni del Venezia (3-0) dopo due sconfitte consecutive.

Gli uomini di Antonio Conte, consapevoli dell’importanza del momento, iniziano con grande determinazione, schiacciando il Cagliari nella propria metà campo. Dopo diverse occasioni non concretizzate, tra cui quelle di Politano, Rrahmani, Lukaku e Spinazzola, è proprio McTominay a rompere l’equilibrio con un gol da antologia. L’assist è di Politano, il gesto tecnico è da urlo: una semirovesciata potente e precisa, che fa esplodere il Maradona. È la rete che indirizza lo scudetto e che conferma ancora una volta l’importanza del centrocampista scozzese nella macchina perfetta costruita da Conte. A inizio ripresa arriva il colpo del KO firmato Lukaku. Servito dalle retrovie, il numero 90 parte dalla trequarti, supera Mina con un tunnel e batte Sherri con una conclusione chirurgica. Il resto della partita è pura attesa del fischio finale. Il Napoli amministra, il Cagliari abbozza una timida reazione ma senza mai impensierire realmente. Quando l’arbitro decreta la fine, può finalmente partire la festa: il Napoli è campione d’Italia, e lo fa ancora una volta alla maniera di Antonio Conte.

La partita con il Cagliari è agonismo e tattica in un grande spettacolo nella cornice del calore dei tifosi napoletani in cui gli attori protagonisti, oltre ai calciatori in campo sono i 55 mila tifosi assiepati sugli spalti del Maradona. E la partita fila via liscia, anche se nel primo tempo, con l’Inter in vantaggio a Como e con gli azzurri che non riescono a sbloccare il risultato, qualche fantasma maligno si affaccia sul terreno di gioco del Maradona. Ma al 41′ ci pensa l’uomo del destino, Scott McTominay che su traversone da destra di Politano inventa una sforbiciata che manda il pallone alle spalle di Sherri. Alla squadra di Conte, tornata capolista in un avvincente sorpasso e controsorpasso con l’Inter, non resta che completare l’opera, allargando il vantaggio per evitare che il ‘corto muso’ che ha caratterizzato spesso in questa stagione le prestazioni della squadra, comporti un secondo tempo vissuto tra sofferenze e stati di ansia. E al 5′ della ripresa ci pensa Lukaku a mettere a segno il gol della sicurezza. Il belga parte dalla distanza in solitaria, resiste all’attacco di Adopo e Mina, entra in area di rigore e insacca con un rasoterra in diagonale. D’altro canto tutta la preparazione della gara, in settimana, era stata puntata sull’atteggiamento da tenere in campo, sullo sforzo da fare per non dare tregua a spazio al Cagliari e portare a casa una vittoria che, indipendentemente dal risultato dell’Inter impegnata a Como, potesse dare la certezza del titolo. Tutto è finalizzato alla grande conquista, il quarto scudetto della storia, agguantato dal Napoli al termine di uno dei tornei più appassionanti e logoranti degli ultimi anni. Il Maradona da quel momento diventa uno spettacolo nello spettacolo. In una sarabanda di suoni e di colori, la partita continua nell’attesa generale del fischio di chiusura dell’arbitro. Il Napoli nasconde il pallone e gestisce il prezioso vantaggio, facendo scorrere i minuti che separano la squadra e tutta la città dalla conquista del quarto scudetto. La partita finisce e subito dopo comincia la festa.

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